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Angela Hewitt e le Variazioni Goldberg al Lingotto Musica il prossimo 4 marzo

Un viaggio nel cuore della musica di Bach

Angela Hewitt e le Variazioni Goldberg al Lingotto Musica il prossimo 4 marzo

Cosa rende le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach un capolavoro senza tempo? Forse è la loro complessità architettonica, o la capacità di trasformare un semplice tema in una cattedrale sonora di rara bellezza. Angela Hewitt, una delle pianiste più acclamate al mondo, si appresta a svelare questi misteri nel quarto appuntamento della rassegna dei Pianisti del Lingotto, il 4 marzo alle 20.30, presso la Sala 500 presso l'Auditorium Giovanni Agnelli in via Nizza 280. Un evento che segna la prima esibizione di Hewitt a Lingotto Musica, un'occasione imperdibile per gli appassionati di musica classica.



Angela Hewitt, nata in una famiglia di musicisti a Ottawa, Canada, ha ereditato la passione per la musica di Bach dal padre, organista e direttore del coro della cattedrale della città. La sua formazione musicale è stata arricchita dagli studi con Jean-Paul Sevilla all'Università di Ottawa, e il suo talento è stato riconosciuto a livello internazionale dopo la vittoria al Toronto Bach Piano Competition nel 1985. Da allora, Hewitt ha dedicato la sua carriera alla musica di Bach, incidendo l'integrale delle opere per tastiera del compositore tedesco in un progetto decennale che l'ha consacrata tra i migliori interpreti bachiani, accanto a giganti come Rosalyn Tureck, Glenn Gould e Sir András Schiff.

Le Variazioni Goldberg, pubblicate nel 1741 come "Aria con diverse variazioni per clavicembalo a due manuali", rappresentano un apice nella produzione di Bach. Fino ad allora, il compositore aveva mostrato scarso interesse per la forma del tema con variazioni, ma in quest'opera ha saputo creare un'architettura modulare di 32 brani disposti in modo rigorosamente geometrico. Questo conferisce all'opera una continuità coesa, rara nella storia della musica. Il titolo "Variazioni Goldberg" è stato attribuito in seguito a un aneddoto narrato nel 1802 dal biografo Nikolaus Forkel. Secondo la storia, l'opera fu commissionata dal conte Keyserlingk, ambasciatore di Russia presso la corte di Sassonia, che soffriva di insonnia e trovava sollievo solo nella musica. Bach avrebbe composto le variazioni affinché il giovane clavicembalista Johann Gottlieb Goldberg le eseguisse durante le veglie notturne del conte.



La carriera di Angela Hewitt è costellata di riconoscimenti. La sua discografia spazia da Bach a Scarlatti, Händel, Couperin, Rameau, Haydn, Mozart, Beethoven, Chopin, Schumann, Liszt, Fauré, Debussy, Chabrier, Ravel, Granados e Messiaen. Nel 2015 è stata inserita nella "Hall of Fame" della rivista Gramophone e ha ricevuto un "Governor General’s Lifetime Achievement Award" a Ottawa nel 2018. Nel 2020, Hewitt è stata la prima donna a ricevere la Medaglia Bach di Lipsia e ha ottenuto la Medaglia d'Oro della Wigmore Hall per le sue 80 esibizioni nella prestigiosa sala da concerto londinese.

Per maggiori informazioni riguardo alla pianista e all'intera rassegna, visitare il sito di Lingotto Musica, dov'è anche possibile prendere i biglietti.

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