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Cambio al vertice alla Digos di Torino: il nuovo capo è Rita Fabretti

Proveniente da Bologna, prende il posto di Carlo Ambra che lascia il capoluogo piemontese dopo 7 anni

Rita Fabretti è ora a capo della Digos di Torino

Rita Fabretti è ora a capo della Digos di Torino

Cambio al vertice alla Digos di Torino, dopo che Carlo Ambra nei giorni scorsi è stato promosso a dirigente superiore. Il nuovo dirigente è Rita Fabretti, proveniente dalla Digos di Bologna, dove era arrivata a settembre 2024. Dal 2020 al 2021, Rita Fabretti ha diretto la Digos di Trento, per poi spostarsi a Monza come dirigente della Divisione di polizia amministrativa e infine a Trieste, dove dal 2022 e per due anni ha diretto sempre l'ufficio Digos. Una questura sempre più "in rosa", quella di Torino, visto che dal giugno scorso due donne, Marzia Giustolisi ed Edvige Strina, sono a capo rispettivamente della Squadra mobile e delle Volanti.

Carlo Ambra lascia invece Torino dopo sette anni. Tra le operazione che ha condotto, da ricordare "Last Banner", che aveva portato all'esecuzione di dodici misure cautelari nei riguardi di ultras della Juve accusati di associazione a delinquere con una strategia estorsiva nei confronti della società bianconera. Poi c'è l'operazione "Scintilla", nei confronti degli anarco-insurrezionalisti, che portò allo sgombero del centro sociale ex Asilo e l'indagine "Sovrano" sul centro sociale Askatasuna. Il 30 marzo 2019, in risposta allo sgombero dell'Asilo di via Alessandria, aveva bloccato duecento anarchici, costringendoli, dopo diverse ore di trattativa, ad abbandonare a terra un vero e proprio arsenale. Tra le ultime operazioni di Ambra, quella che ha portato a 70 denunce per gli scontri tra ultras del Toro e della Juventus.

Arresti e denunce nelle tante operazioni condotte da Ambra (da ricordare lo sgombero del Moi e l'operazione "Matra" col sequestro di un missile nell'ambito di uno sventato attentato al ministro Salvini), un dirigente che non nascondeva il suo lato umano ed era solito, ad esempio, accogliere i cronisti nel suo ufficio di corso Vinzaglio con l'immancabile Moka di caffè.  

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