Cerca

Bilancio

Un bilancio di fiducia: i Revisori e il PD criticano la manovra di Cirio

68 pagine di critiche che sollevano dubbi sulla trasparenza e sull'affidabilità del bilancio

Un bilancio di fiducia: i Revisori e il PD criticano la manovra di Cirio

Foto d'archivio

La manovra finanziaria di Alberto Cirio finisce sotto la lente dei Revisori dei conti della Regione Piemonte, che esprimono un parere favorevole, ma accompagnato da ben 68 pagine di osservazioni, note e richiami. Questo ampio dossier di analisi evidenzia numerose criticità metodologiche e contabili, sollevando preoccupazioni in merito alla trasparenza e all’affidabilità della programmazione economica regionale.

Il bilancio, discusso oggi in aula e atteso per l’approvazione entro la fine di febbraio, solleva numerose perplessità dal punto di vista metodologico. Tra gli aspetti più controversi spicca il «massiccio ricorso agli emendamenti e agli allegati, che hanno di fatto alterato la struttura originaria del documento, rendendo difficile effettuare un’analisi chiara e coerente». I Revisori criticano l’uso sistematico degli emendamenti, che anziché migliorare il testo, «sono diventati uno strumento per colmare lacune iniziali della programmazione economica».

Il Collegio dei Revisori, composto dalla presidente Elisa Venturini e dai membri Olivia Cutone e Pietro Boraschi, sottolinea la necessità di presentare un testo «stabile, completo e ben strutturato, che possa consentire al Consiglio una valutazione accurata e informata». Una posizione critica che trova riscontro anche nella capogruppo del Pd, Gianna Pentenero, che definisce la manovra «un atto di fede» a causa della mancanza di elementi fondamentali per un esame approfondito e trasparente. Tra le certezze evidenziate nel documento, spicca il deficit nel settore sanitario, che ammonta a circa 800 milioni di euro (in tre anni).

Il bilancio, redatto dall’assessore Andrea Tronzano, prevede spese e investimenti per oltre 20,4 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 19,6 miliardi del 2022 e ai 18,8 del 2020. Tuttavia, secondo i revisori, il documento non include dati essenziali per un’analisi rigorosa. Tra le lacune più gravi si segnalano «l’assenza di riferimenti alle variazioni finanziarie apportate nel 2024, che avrebbero dovuto influenzare i bilanci successivi, e la mancanza di una chiara indicazione della situazione di cassa presunta a inizio anno».

Ulteriore motivo di preoccupazione riguarda il fondo per i contenziosi, «destinato a coprire eventuali passività derivanti da cause legali in corso. Per il triennio 2025-2027, la Regione non ha stanziato alcuna risorsa a copertura», una scelta che il Collegio definisce «una criticità rilevante». Analoga preoccupazione emerge per il fondo perdite delle società partecipate, anch’esso privo di copertura finanziaria.

Le raccomandazioni dei revisori puntano sulla necessità di maggiore trasparenza e rigore nella gestione delle risorse pubbliche, evitando di trasformare il bilancio in un esercizio di pura fiducia piuttosto che in uno strumento di programmazione finanziaria solido e verificabile.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.