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la messa
24 Febbraio 2025 - 08:25
I fedeli a messa nella chiesa della Consolata
C’è un sole tiepidino fuori dal santuario della Consolata. La messa di metà mattinata si avvia verso la sua conclusione nella basilica che porta il nome di Maria Consolatrice, ma non è una celebrazione come le altre. Perché i fedeli di tutto il mondo, e quindi anche quelli di Torino, stanno pregando per la salute di Papa Francesco, da giorni ricoverato al Gemelli di Roma. La chiesa di piazza della Consolata non è poi così gremita (ma non è una novità, del resto se le parrocchie si stanno accorpando vuole anche dire che i fedeli sono sempre meno).
Dentro ci sono una quarantina di persone, mal contate. Fedeli sì, ma mischiati ai turisti, italiani e stranieri. Perché la Consolata più che una chiesa è un monumento di Torino, da visitare. E allora mentre il prete sta per terminare la celebrazione domenicale entrano ed escono frotte di visitatori. Che non siano proprio tutti timorati di Dio lo si capisce quando una signorina esce dal santuario e alla domanda se sta pregando per il Papa, risponde: «Io? No, sono atea».
A metà messa, ecco comparire fuori Anna, una missionaria di Maria Consolatrice. Lei sì, da giorni sta pregando per il Sommo Pontefice, anche perché condivide con lui lo stesso continente di provenienza. «Sono sudamericana anch’io, vengo dal Brasile, il Papa è argentino, di Buenos Aires. Prego affinché il nostro Santo Padre si rimetta presto. Che Papa è stato fino ad ora? Un Papa buono, sempre molto vicino ai poveri. Mi piaceva quando lo vedevo in televisione che andava a visitare le case di cura. Francesco è il Papa del popolo». Quasi verso la fine della messa domenicale, fanno capolino due amici, Roberto e Leandro. Due distinti signori di mezza età, usciti dalla chiesa della Consolata appena dopo la comunione. «Papa Francesco è una figura fondamentale, non solo per i fedeli, ma anche per chi non è credente», dice Roberto. Leandro si limita a dire: «Come Papa mi piace, mi è sempre piaciuto».
Insomma i fedeli torinesi, di Jorge Mario Bergoglio ne parlano al presente, nessuno vuole neanche lontanamente pensare al peggio. Perché Papa Bergoglio è ancora tra noi, anche se adesso è nelle mani di Dio. «Se ce la farà? Non lo posso sapere - ammette Piero, un altro fedele appena uscito dalla messa - ma di certo è stato un Papa buono». Il Papa del popolo, insomma. E i torinesi ora pregano per lui.
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