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27 Febbraio 2025 - 12:41
Automobili in Italia, Torino detiene un record: ecco di cosa si tratta
Torino è la città italiana con più automobili in rapporto agli abitanti. In città si contano infatti 69 automobili ogni 100 abitanti, in ulteriore netta crescita (+8) rispetto al 2023 e, di conseguenza, sempre più lontani dall’obiettivo del 2030, quando si dovrà giungere al di sotto di 35 auto ogni 100 abitanti.
A dirlo è la ricerca di Legambiente "Città2030, come cambia la mobilità" nel cui ambito si è svolta questa mattina la sesta edizione del Forum Mobilità piemontese presso il Centro Servizi Volontariato, dove sono stati presentati i dati regionali sull'inquinamento atmosferico, analizzata la situazione del trasporto pendolare e valutati gli indicatori di mobilità urbana, con l'obiettivo di definire un percorso per rendere la regione Piemonte più sostenibile entro il 2030.
Tanti i dati forniti da Legambiente su cui ragionare. Nonostante un lieve incremento nell'uso dei mezzi di trasporto pubblici, l'auto privata resta la scelta principale a Torino (47%). Possediamo però la seconda rete tramviaria d'Italia, dopo Milano, con 73 km di linee e 245 tram ma si conta solo il 21% di bus elettrici. Migliora invece l'offerta della sharing mobility, che con 3.000 monopattini, 2.300 biciclette, 650 scooter e 3.600 auto in free-floating. Per quanto riguarda il trasporto su ferro nel 2023 il Piemonte ha contato 776 corse giornaliere, ma si classifica tra le peggiori linee d’Italia a causa di molte sospensioni o rallentamenti. Sono 11 le linee ferroviarie sospese, alcune di queste aspettano da anni la riattivazione secondo quanto previsto nei piani di RFI, altre rischiano di essere smantellate.
Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta chiede più coraggio e più presa di coscienza da parte delle istituzioni rispetto alle soluzioni da mettere in atto con urgenza e priorità: potenziamento ed elettrificazione del trasporto pubblico locale su ferro e su gomma, a livello urbano ed extraurbano, per offrire un servizio che risponde alle esigenze della maggior parte dei cittadini e delle cittadine piemontesi; stop progressivo delle auto nei centri urbani con istituzione delle Città30 almeno in tutti i capoluoghi piemontesi; ripensare gli spazi urbani estendendo le aree pedonali, creando percorso ciclo-pedonali ben collegati tra loro e in sicurezza rispetto al traffico veicolare.
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, i principali inquinanti restano sotto i livelli di guardia rispetto alle medie annuali. Questo dato deve però tener conto della futura direttiva dell’Unione Europea, per questo sin da ora è necessario ridurre le concentrazioni medie annuali di PM10 del 25% e di NO2 del 36%. Ma è presto per esultare: «Nel 2024 le concentrazioni degli inquinanti sono sensibilmente calate, ma questo è dovuto principalmente alle eccezionali condizioni meteo e non a provvedimenti strutturali» evidenzia Mirko Laurenti dell'Ufficio Scientifico di Legambiente.
«Oggi vogliamo ribadire quanto sia urgente e necessario accelerare i tempi per raggiungere gli obiettivi di miglioramento della qualità dell’aria – dichiara Alice De Marco, Presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – Abbiamo solo 5 anni per ridurre drasticamente i livelli di emissioni, soprattutto in relazione agli inquinanti che creano i maggiori problemi di salute».
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