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La denuncia

San Donato ostaggio della spazzatura: “Non si può più aspettare. Foto-trappole per i trasgressori”

Rifiuti abbandonati e disagi nel Basso San Donato: i residenti chiedono soluzioni strutturali e durature

San Donato ostaggio della spazzatura: “non si può più aspettare. Foto-trappole per i trasgressori”

«Il Basso San Donato non può più aspettare», con questa chiosa dai toni apparentemente precipitosi, ma dettati da anni di insofferenza, il Comitato San Donato – Martinetto, di cui si fa portavoce il consigliere della Circoscrizione 4 Carlo Morando (Lega), ha chiuso la lettera scritta qualche giorno fa all’assessora all’Igiene urbana Chiara Foglietta e alla presidente Amiat Paola Bragantini. In oggetto la situazione rifiuti in strada: troppi e malgestiti da Amiat. «Chiediamo “fototrappole” per sanzionare i trasgressori», recita la lettera.

Tutto nasce nel 2021, quando nel quartiere vengono inaugurate le ecoisole. Prima con le tessere - che però non sempre funzionavano a dovere -, poi, tolto questo vincolo, era sorto il problema del conferimento da parte di non residenti o persone sprovviste di regolare contratto - e del conseguente accumulo di rifiuti fuori dalle ecoisole. A ciò si sommavano, infine, bocche per l’introduzione dei rifiuti strette, che facevano impilare i rifiuti e saturare subito i bidoni. 

Grazie alle tante segnalazioni, così, nell’estate del 2023, il Comune ed Amiat avevano “risolto” con un doppio passaggio giornaliero e massicci interventi di pulizia, ma terminati questi interventi di natura straordinaria era tornato tutto come prima. «Chiediamo un intervento non più procrastinabile», sostengono, così, i cittadini.

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