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IL CASO

A Torino 157 aggressioni in ospedale Schael: «Rispetto per i camici bianchi»

Il flashmob alle Molinette in occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari

A Torino 157 aggressioni in ospedale Schael: «Rispetto per i camici bianchi»

In occasione della Giornata contro la violenza sugli operatori sanitari, la Città della Salute e della Scienza di Torino ha organizzato un significativo flash mob nel cortile d'ingresso dell'ospedale Molinette, che ha visto la partecipazione di circa 200 dipendenti.



Un momento di riflessione e protesta contro il crescente fenomeno delle aggressioni nei confronti di chi lavora in ambito sanitario. Sei medici in camice bianco e con un trucco raffigurante ferite sul volto si sono disposti al centro del cortile: dopo, i colleghi li hanno raggiunti uscendo in fila indiana dall’ingresso principale delle Molinette, camminando a ritmo prima lento poi più veloce, formando un cerchio intorno a loro. Il tutto si è svolto in religioso e solenne silenzio.
Negli ultimi anni, infatti, le aggressioni, tanto verbali quanto fisiche, sono aumentate, soprattutto nei Pronto Soccorso.
Nel 2024, i quattro ospedali della Città della Salute e della Scienza hanno registrato infatti ben 157 episodi di violenza. Un dato preoccupante che evidenzia la necessità di un intervento deciso per fermare questo fenomeno.
«Questa giornata rappresenta un'importante occasione di riflessione sulla violenza che, purtroppo, colpisce quotidianamente i nostri operatori sanitari e socio-sanitari. Tutti devono avere rispetto della divisa. Ne ho parlato anche con il prefetto e con il questore, E tutti i nostri professionisti indossano una divisa e per questo devono essere rispettati. In qualsiasi sua forma, la violenza non ha spazio in un ambiente come il nostro, che è impegnato nella cura e nella tutela della salute dei cittadini», ha dichiarato il neo commissario Thomas Schael, sottolineando l'importanza di tutelare chi ogni giorno si prende cura dei malati e dei bisognosi.


Schael ha inoltre aggiunto che il Sistema Sanitario italiano, uno dei migliori al mondo, merita rispetto. «Non dobbiamo perderlo, perché come tutte le cose importanti, lo rimpiangiamo solo quando le perdiamo. Siamo consapevoli che, in situazioni di emergenza come quelle che si vivono al Pronto Soccorso, l'agitazione e lo stress possano portare a comportamenti aggressivi. Tuttavia, è nostro compito abbassare i livelli di conflitto, promuovendo la calma e il rispetto reciproco», ha affermato, facendo appello alla professionalità degli operatori.

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