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Vallette, pomeriggio di tensione al padiglione B: due agenti in ospedale

I sindacati: "Da inizio 2025 nove episodi di violenza verso le divise nel penitenziario torinese"

Vallette, pomeriggio di tensione al padiglione B: due agenti della penitenziaria in ospedale

I sindacati: "Da inizio 2025 nove episodi di violenza verso le divise nel penitenziario torinese"

Un nuovo episodio di violenza ha scosso la Casa Circondariale di Torino Lorusso e Cotugno ieri, 18 marzo, intorno alle 15:00. E' la nona aggressione ai danni della penitenziaria, secondo L'Osapp, da inizio 2025 nel carcere delle Vallette. Al secondo piano del padiglione B si sono verificati due distinti episodi che hanno coinvolto detenuti e agenti di polizia penitenziaria, con il bilancio di due agenti feriti.

Il primo scontro è scoppiato tra due detenuti, uno dei quali ha colpito l’altro con una caffettiera. Pochi minuti dopo, un gruppo di detenuti ha cercato di forzare un cancello per raggiungere un altro prigioniero, pronto per essere trasferito al piano terra. La situazione è rapidamente degenerata, con i detenuti che hanno iniziato a spingere violentemente contro gli agenti. Per proteggere il detenuto, gli agenti sono stati costretti a barricarsi dietro una porta, cercando di evitare che la situazione sfuggisse ulteriormente di mano. Nel corso di questi scontri, due agenti sono stati feriti. Il primo ha riportato una contusione al ginocchio sinistro, con una prognosi di cinque giorni. Il secondo ha subito una frattura alla settima costola, con una prognosi di venti giorni. Entrambi sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove sono stati dimessi con le rispettive prognosi. 

"Purtroppo, il sistema penitenziario italiano è ormai allo sfascio, abbandonato da tutti, in primis dalla politica. Le istituzioni non possono più fare finta di niente. La polizia penitenziaria è ormai diventata il bersaglio preferito dei violenti nelle carceri. È indispensabile che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prenda una posizione forte e dichiari, una volta per tutte, lo stato di emergenza nazionale, per fermare il caos e riportare ordine nelle nostre strutture penitenziarie" commenta il leader di Osapp, Leo Beneduci.

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