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La parola ai lettori

Come si fa a vivere (ancora) a Torino? Ecco le lettere al direttore del 25 marzo 2025

Scioperi e cortei, gli ex senatori che insultano la premier e l'agonia di un lampione. Cosa si dice oggi a Torino (Cronaca)

  Sempre su corso Sommeiller (nel senso che siamo bloccati lì). Ecco le lettere al direttore del 17 marzo 2025

Scioperi, cortei e maratone: come si fa a vivere in città?

Egregio direttore Monticone, sei anni fa la mia compagna ed io ci siamo trasferiti dalla periferia nel centro di Torino. All'inizio eravamo molto entusiasti di questa scelta ma oggi siamo amaramente pentiti! Questo perché in questi ultimi tempi la città e in primo luogo il centro, sono diventati invivibili! Biciclette e monopattini che viaggiano sui marciapiedi e sotto i portici rischiando di investire i passanti, cantieri a non finire e soprattutto i soliti scioperi degli autotrasportatori che durano da oltre sessanta anni (naturalmente sempre solo al venerdì o al lunedì). A questo proposito ricordo che una mia amica che lavora in collina ha dovuto grazie allo sciopero di venerdì, percorrere sette chilometri a piedi per raggiungere la propria abitazione! E sabato tanto per gradire, la solita manifestazione per la Palestina che ha bloccato mezza città! Ma non finisce qui: domenica mattina la mia compagna ed io dovevamo recarci in corso Belgio e siamo stati più volte dirottati grazie all'ennesima Maratona. E solo dopo un'ora e mezza di questo calvario siamo giunti a destinazione! Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Io ero a dir poco furibondo e questo non fa certo bene alla salute soprattutto a una certa età! Secondo lei, egregio direttore tutto questo è normale? Secondo lei tutto ciò è compatibile con una vita tranquilla e serena? È giusto penalizzare continuamente i cittadini per cose che non dovrebbero essere permesse? Io penso proprio di no! E non mi stancherò mai di dire che sono in troppi in questa città a doversi vergognare!
Claudio Cozzani

Caro Cozzani, le rivelo una cosa che, probabilmente, potrà considerare la mia risposta alle sue domande: io da tempo mi sono trasferito in campagna.
A.Mon.

Meloni
Se fosse uomo la rispetterebbero (anche le donne)
Egregio direttore, voglio protestare contro la cattiveria e maleducazione con la quale, negli ultimi tempi i politici ed ex si rivolgono al nostro presidente del consiglio. Se fosse un uomo chissà se direbbero che è un coniglio, se fosse un uomo chissà se avrebbero voglia di tirargli un libro in testa. Rispetto, parola ormai desueta. Che schifo provo nei confronti di questi individui dell'opposizione che hanno come arma solamente il disprezzo e mai una idea valida per cercare di contribuire a risolvere i problemi, che sono tanti, in Italia. Vergogna, hanno in comune lo scuotere la testa non appena il governo apre la bocca, non ascoltano neanche le prime parole e si muovono come se avessero il torcicollo. Ribadisco la mia indignazione sperando che l'andropausa che ha colpito, senza dubbio i nostri ex senatori guarisca in fretta e che conceda loro il giusto relax, visto che sono in pensione da parecchio. è inutile che queste persone blaterino contro il maschilismo, senti chi parla! E le donne solidali dove sono? Nei film e nei discorsi fatti per la plebe, a parte certe cretinate dette dalle cosiddette pseudo intellettuali cantanti che cantano e non dovrebbero parlare. Un bel tacer non fu mai scritto. Ringrazio e saluto cordialmente.
Laura Rivera

Se la premier fosse un uomo, probabilmente certi atteggiamenti non vi sarebbero (anche da parte di altre donne). E lo dico da uomo: è una sconfitta per tutti dover constatare questo oggi, nell’anno di (dis)grazia 2025.
a.mon.

Sicurezza
La nostra via è al buio
Dopo mesi e mesi di agonia, è venuta a mancare la luce al lampione di via Tiziano angolo via Marochetti. Agonia in quanto la sua luce è stata per tantissimo tempo in modalità intermittente, per il piacere di tutto il vicinato. Ora che finalmente si è spenta, il piacere passa di mano, ma ad esclusivo appannaggio di spacciatori, prostituzione, atti vandalici, e buon ultimo il ladrocinio notturno. Nonostante le ripetute segnalazioni fatte anche da altre persone, nulla è accaduto, tutto tace. Inoltre faccio anche presente che il segnale stradale di divieto di transito, posto a non più di tre metri, dal defunto lampione, è invisibile da anni. Lercio e arrugginito, non vi è modo di vederlo. Feroci le discussioni tra automobilisti. Anche per lui, vane sono sempre state le segnalazioni fatte. Viceversa, integerrimi controllori della GTT, non solo hanno sempre fatto orecchie da mercante, ma multano a manetta chiunque non sappia più dove parcheggiare, per la continua presenza di cantieri infiniti, posti disabili ed eterni lavori in corso. Trovare parcheggio è diventato una lotteria per pochi fortunati. Disgustato, porgo all’Amministratore di questa Città e a “chi fa cosa” i miei non cordiali saluti.
Vittorio Marino

Una situazione ormai comune a tante strade, tanti luoghi di questa città. Lo chiedo per i cittadini: perché?
a.mon.

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