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LO STUDIO
26 Marzo 2025 - 21:00
Gli italiani sono i lavoratori più stressati a livello europeo, ma quasi nove su dieci ritengono fondamentale trovare un equilibrio tra vita privata e lavoro. Questo è quanto emerge dall'ottava edizione di Well@Work 2025, l'evento annuale organizzato da HRC Community, che ha messo al centro delle discussioni il benessere nei luoghi di lavoro. Secondo i dati dell'ottavo rapporto Eudaimon-Censis 2025, presentato durante l'evento, l'83,4% dei dipendenti considera l'equilibrio tra vita privata e lavoro una priorità assoluta, e il 64% dei lavoratori si aspetta che l'azienda diventi un "hub del benessere", un ambiente che promuove la salute e il benessere a 360 gradi.
Il rapporto ha evidenziato anche che il 42% dei dipendenti non sa a chi rivolgersi in caso di problemi legati al welfare o ai servizi socioassistenziali, mentre solo il 4,3% crede che il welfare pubblico possa coprire adeguatamente i bisogni essenziali. Questo scenario dimostra la crescente aspettativa dei lavoratori nei confronti delle aziende, che sono chiamate a prendersi cura del benessere psicofisico dei propri dipendenti. Marco Gallo, managing director di HRC Community, ha sottolineato come le aziende stiano assumendo una crescente responsabilità non solo per la salute fisica e mentale dei dipendenti, ma anche per il loro benessere complessivo. "Il benessere non può più essere visto come un tema isolato legato alla salute, ma deve essere inteso come una responsabilità condivisa, un modello di co-responsabilità tra azienda e lavoratori", ha dichiarato Gallo. "Per i giovani, l'engagement passa attraverso un concetto di felicità che mette al centro le necessità personali e l'equilibrio tra vita e lavoro", ha aggiunto Gallo, sottolineando come queste aspettative stiano plasmando il futuro del panorama lavorativo.
Durante l'evento sono stati presentati anche i dati della ricerca Hr & Payroll Pulse condotta da SD Worx, che ha coinvolto 16 Paesi europei, con un campione di 5.625 responsabili delle risorse umane e 16.000 dipendenti. La ricerca ha evidenziato le principali sfide che le aziende devono affrontare, tra cui lo stress lavorativo, la trasformazione digitale e la gestione delle risorse umane. Un dato preoccupante emerso dallo studio è che il 65,9% dei dipendenti tra i 35 e i 49 anni soffre di stress, con le donne che risultano più colpite (65%) rispetto agli uomini (62%). La ricerca ha anche evidenziato una disparità di genere nei congedi lavorativi: il 14,8% degli uomini usufruisce di permessi rispetto all'8,7% delle donne. Le priorità per le aziende, secondo il report, riguardano principalmente l'automazione e la digitalizzazione, che sono una priorità per il 16% delle imprese. Altri temi cruciali includono la comunicazione interna e la trasparenza (indicate come priorità per il 20% delle aziende), e i vincoli di budget e controllo dei costi, che rappresentano una sfida per il 14% delle imprese.
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