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Traffico e viabilità

Malasosta in via Vanchiglia, ancora in cerca di una soluzione efficiente

Multe e caos sulle corsie preferenziali, le proposte non convincono mentre i disagi aumentano

Malasosta in via Vanchiglia, ancora in cerca di una soluzione efficiente

A Torino, via Vanchiglia è diventata il centro di una questione urbana sempre più urgente, che mette in gioco la convivenza tra amministrazione comunale, residenti, commercianti e automobilisti. Il fenomeno della malasosta, ormai cronico lungo questa arteria cittadina, sta generando conseguenze rilevanti sia sul piano della viabilità che su quello della qualità della vita. Si stima che ogni giorno potrebbero essere elevate oltre duemila multe: un dato che rende evidente la necessità di un intervento strutturale e condiviso.

Per affrontare la situazione, lo scorso settembre è stata installata una telecamera sulle corsie preferenziali della via. Attualmente il dispositivo è attivo, ma non ancora abilitato all’emissione automatica di sanzioni. Come spiegato dall’assessora alla Viabilità Chiara Foglietta, il suo scopo, al momento, è quello di monitorare i flussi di traffico, che a marzo hanno superato i 2.700 passaggi giornalieri. Tuttavia, l’abitudine diffusa di parcheggiare irregolarmente costringe spesso gli automobilisti a invadere la corsia riservata ai mezzi pubblici, generando situazioni paradossali: chi cerca di evitare l’infrazione si trova, suo malgrado, a commetterne un’altra.

Le soluzioni tentate finora non hanno sortito l’effetto sperato. Né il posizionamento di un cordolo né i controlli periodici sono riusciti a ridurre in modo significativo il problema. Le proposte avanzate in Consiglio comunale mostrano un ampio ventaglio di posizioni: il consigliere dei Moderati Ferdinando D’Apice ha suggerito di introdurre strisce gialloblu o di rivedere la regolamentazione del disco orario, ma queste opzioni non hanno convinto l’assessora. Il consigliere di Fratelli d’Italia Domenico Giovannini ha proposto lo spostamento della telecamera, ipotesi che non ha trovato riscontro positivo. Dal Partito Democratico, Giuseppe Cammarata ha avanzato invece l’idea di un semaforo intelligente, mentre il coordinatore all’urbanistica Giuseppe Piras ha posto l’accento sulla necessità di restituire a via Vanchiglia una vivibilità adeguata.

Anche i residenti e i commercianti della zona hanno fatto sentire la loro voce. Tra loro, Clara Mellano, ex presidente dell’associazione dei commercianti della via, ha lamentato la mancanza di una segnaletica orizzontale chiara e conforme alle norme, evidenziando la confusione generata da cartelli poco comprensibili, soprattutto per quanto riguarda le aree di carico e scarico. Sulla stessa linea, la consigliera della Lega Daniela Rodia ha denunciato l’assenza di segnaletica a terra e ha definito inadeguata la collocazione attuale della telecamera.

Un ulteriore elemento di criticità riguarda i passi carrai non automatizzati, che costringono molti automobilisti a soste irregolari in doppia fila, rendendo ancor più complesso il quadro della mobilità. Nonostante queste difficoltà, l’intento comune sembra essere quello di trovare una soluzione equilibrata. L’amministrazione comunale ha ribadito la propria disponibilità a lavorare con tutte le parti coinvolte, convinta – come sottolineato da Piras – che via Vanchiglia meriti condizioni di vivibilità migliori.

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