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Torino premia i suoi negozi, dalla "fabbrica di cera" alla gioielleria più antica d'Italia

AsCom e Comune consegnano oggi i riconoscimenti “Epic” a 157 attività considerate di interesse collettivo

Torino premia i suoi negozi, dalla "fabbrica di cera" alla gioielleria più antica d'Italia

Torino è capitale dell’auto, dell’architettura e del gianduiotto. Non solo, è anche la casa di gioiellerie che custodiscono testimonianze di un tempo passato, dai Savoia a Napoleone. E delle candele profumate che, uscite dalla fabbrica di cera, illuminano calorosamente le stanze dei torinesi da secoli.

Sono solo due delle attività storiche che “servono” la città da generazioni e che, per questo, oggi ricevono un riconoscimento nato dal lavoro congiunto di Ascom e Città di Torino: si tratta di Epic, il primo “Albo degli esercizi del commercio di prossimità”, che ne riconosce il valore di interesse collettivo per la città. In totale sono 157 le imprese  premiate oggi al Conservatorio Giuseppe Verdi, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo e dell’assessore al Commercio, Paolo Chiavarino (e l'elenco si può consultare qui). Introduce Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Confcommercio Torino e provincia: «È un momento importantissimo per il commercio. In un momento di crisi, questo è un primo passo per avere finalmente la meritata attenzione delle istituzioni. La grande partecipazione degli imprenditori torinesi conferma la loro soddisfazione nell’essere riconosciuti come un elemento importante della città».

Tra le attività compaiono imprese familiari attive fin dal Settecento. Come la Gioielleria Musy, la più antica d’Italia. In oltre 300 anni di storia ha vissuto grandi eventi storici che siamo abituati a studiare sui libri di storia, resistendo persino ad un incendio provocato dalle truppe di Napoleone.

Premiata dall’Epic per il suo valore storico, artistico e culturale, la gioielleria venne fondata nel 1707 da un francese. Al tempo situata nella manica tra Palazzo Madama e Palazzo Reale, si trasferì poi al numero 1 di via Po, in cui risiede sin dal 1818. Il suo archivio storico è una risorsa unica, che conserva, tutte le collezioni disegnate nei secoli, testimonianze di gusti e mode passate che diventano oggi ricordo ma anche ispirazione.

Un’altra bottega secolare di Torino è Candele Conterno, che dal 1795 porta avanti un’attività quasi vintage. La storicità di questo luogo è raccontata bene dall’insegna d’altri tempi: “Fabbrica di cera”. Il suo laboratorio ha cambiato diversi sedi nel tempo ma il punto vendita è sempre rimasto in piazza Solferino. Anche la gestione, come un testimone, è passata di famiglia in famiglia fino a Giuseppina Colenghi, che lo “ereditò” negli anni ‘60. Oggi è in mano alla figlia e offre alla clientela delle candele artigianali, da candelabro e profumate, ma anche molto altro. Dai kit fai da te, a saponi e incensi.

Se da un lato assistiamo al perdurare della storicità delle imprese torinesi, anche le attività più moderne offrono novità e curiosità. Un villino di inizio Novecento è diventato sede, quasi in incognito, del fiabesco regno di Maria Cecilia Serafino. Che lavoro fa? La scultrice floreale.

La sua attività, “Scultura fiori”, è nata nel 2000 e prepara delle vere e proprie strutture architettoniche floreali. Dentro il “flower atelier”, anche se la definizione più adatta sarebbe più semplicemente “studio”, ogni angolo è occupato dalle creazioni di Maria Cecilia. Scultura Fiori è stata premiata per il suo impatto innovativo di eccellenza. Insomma, tantissime storie, anche inaspettate, che si celano dietro le insegne nelle vie torinesi e aspettano solo di essere scoperte.

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