Giorgio Chiellini gioca in attacco: ecco come ha investito 12 milioni fra AI e fintech (ma non Tether)

Dalla marcatura stretta in area alla due diligence sui deal: per Giorgio Chiellini il 2025 è stato un anno di doppia corsa. Mentre opera da dirigente della Juventus, l’ex capitano azzurro ha spinto sull’acceleratore degli investimenti tramite Akka, la piattaforma co-fondata con Thomas Rebaud e Nicolas Nati (ceo per l’Italia), con l’obiettivo dichiarato di portare il venture capital fuori dalla “riserva” dei grandi patrimoni.

Un anno da 12 milioni su 13 startup
Secondo quanto risulta a MilanoFinanza, Chiellini e soci hanno allocato 12 milioni di euro in tredici startup ad alto potenziale. In portafoglio compaiono nomi noti come Revolut e Anthropic (rivale di OpenAI nell’intelligenza generativa), insieme a realtà in rampa di lancio come Bioo, che lavora su batterie biologiche, e la biomedicale francese ArcaScience (un'area business per cui condivide l'interesse con il suo "capo" John Elkann)

Il modello Akka: venture per tutti, a partire da 1.000 euro
La missione di Akka è chiara: democratizzare l’accesso agli investimenti di rischio. La piattaforma consente agli investitori retail di partecipare ai round delle società selezionate con ticket minimi da 1.000 euro, abbassando di fatto la soglia d’ingresso a un segmento tradizionalmente riservato a professionali e family office.

La macchina della selezione: tante analisi, pochi sì
La fintech paneuropea ha superato i 2.500 membri, di cui circa 1.000 in Italia. Il flusso di analisi è continuo: ogni mese vengono valutate tra 200 e 300 aziende, ma in media solo una ogni tre settimane passa alla fase di considerazione per un eventuale investimento. La strategia privilegia due fasi: l’early stage, quando esiste già un prototipo e il modello di business viene validato, e il pre-ipo, per le società prossime alla quotazione. I ticket sono prevalentemente di minoranza e di importo contenuto: 620mila euro in ArcaScience, 690mila in Anthropic, con un approccio di costruzione graduale del portafoglio.

Formare una community di investitori consapevoli
Oltre ai capitali, Akka punta sulle competenze. Da questa impostazione è nata l’Akkademy, un ciclo di corsi dedicati a investimenti di rischio, analisi dei deal e gestione del portafoglio. Un tassello che rafforza la community e mira a ridurre l’asimmetria informativa che spesso penalizza i piccoli risparmiatori.

Tra campo e boardroom, la stessa disciplina
La traiettoria di Chiellini, che è laureato in economia e commercio, racconta un metodo: rigore nella selezione, attenzione ai fondamentali, scommesse misurate su tecnologie ad alto potenziale. Dal fintech all’intelligenza artificiale, passando per la bioeconomia, il perimetro è ampio ma guidato da criteri di sostenibilità e scalabilità.

E di certo non ha investito in Tether, il big delle stablecoin che è diventato il secondo azionista (poco gradito) della Juventus.  Per il 2026, la partita dell’innovazione si giocherà ancora con pressing alto, ma senza perdere la copertura del rischio. Da vedere se saprà trasferire il tutto al cda della Juventus, dove non è entrato ma di sicuro funge da consigliere.