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Salvini a Torino: «I 300 poliziotti che presidiano il cantiere Tav? Li vorrei nelle case popolari»

Il ministro dei Trasporti è nel capoluogo per parlare di metro e alta velocità. Ma il tema sicurezza è sempre caldo...

Matteo Salvini oggi era a Torino per parlare di Tav e Metro 2

Matteo Salvini oggi era a Torino per parlare di Tav e Metro 2

Metro 2, Tav, Olimpiadi (sfumate nel 2026 per Torino ad appannaggio di Milano-Cortina), ma anche Askatasuna. Matteo Salvini, a Torino per parlare di alta velocità e metropolitana, non ha potuto esimersi dal commentare la sentenza di ieri pomeriggio sul centro sociale di corso Regina Margherita. Sentenza che ha sì dato un bel po' di condanne, ma ha anche fatto cadere l'accusa di associazione a delinquere. «Non entro nel merito delle sentenze. E’ stato un processo politico, con una sentenza politica», ha detto il ministro. «La mia solidarietà va ai poliziotti. E’ una vergogna ed è indegno per un paese civile - ha dichiarato Salvini - vedere ancora oggi che 300 uomini e donne della polizia devono difendere un cantiere da delinquenti e criminali. Preferirei vederli pattugliare le case popolari di Torino». Il riferimento del ministro dei Trasporti è ai presidi del Tav in Valsusa, spesso nel mirino dei No Tav.

Il ministro Salvini, nella sede di Città Metropolitana, in corso Inghilterra, ha poi affrontato i temi legati ai trasporti. Come il caso della fermata Bardonecchia, tolta dalla linea dell'alta velocità. «E' uno dei dossier di cui parlerò con i francesi». E poi la metro 2: «Mancano 450 milioni di euro per finire la tratta? Quei soldi li troveremo».

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