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Lo studio

Metro e riqualificazione, il valore delle case vola in centro e in periferia

Il report dell’Osservatorio immobiliare di Fiaip: ecco quanto valgono le case, quartiere per quartiere

Mercato immobiliare: riqualificazione urbana e metro il traino delle periferie

«Quanto dista la metro?» «E quanto il primo supermercato?», sono domande che chi almeno una volta nella vita ha cercato casa si è posto. Una ricerca che deve fare, però, i conti con le proprie tasche. Per questo non sembrano sorprendere gli ultimi dati dell’Osservatorio immobiliare 2024 del Centro studi Fiaip Torino presentati ieri mattina, che evidenziano una forte crescita delle periferie, grazie anche agli interventi di riqualificazione urbana degli ultimi anni

Dal rapporto emerge un mercato immobiliare «dinamico ed in ripresa», secondo la presidente Fiaip Torino Claudia Gallipoli. Nella maggior parte dei casi - il 72% - si tratta di prime case, che circa il 40% dei soggetti acquista tramite l'accensione di un mutuo (dato anche questo cresciuto, grazie al calo dei tassi d’interesse, scesi intorno al 3%). «Ed in cui è diventata importante la classe energetica, a seguito del caro bollette», afferma il presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini.

A fare da traino, così, il miglioramento di infrastrutture e viabilità e i nuovi servizi (soprattutto a nord) che fanno aumentare sia le compravendite totali - +1,6% - che i prezzi degli immobili - +4% - con quote molto più positive in periferia (tanto più quanto minori i prezzi al metro quadro). 

In particolare - a sud - l’estensione della metropolitana ha consentito un importante rilancio del Lingotto (che, insieme a Mirafiori Nord, guida la crescita con il +7,8%, e 1650 €/mq). Quote più contenute ma comunque più esuberanti della media a Santa Rita (+4,5% e 1850 €/mq), San Paolo (+5% e 2100 €/mq) e Nizza Millefonti (+4,6% e 1830 €/mq), che offrono servizi, eventi e spazi verdi

Anche a nord la variazione di prezzo supera la media della città, con un costo al metro quadro, tuttavia, nettamente più basso. Ad Aurora (+7% e 1520 €/mq) il merito sembra essere degli interventi di riqualificazione di Porta Palazzo e Regio Parco, ma anche dall’interesse destato da realtà come Nuvola Lavazza e Campus Einaudi. A Madonna di Campagna grosso impulso è stato dato dalla rinnovata viabilità di corso Grosseto (+6,8% e 1400 €/mq) e resta importante la crescita di Borgo Vittoria (+5,2% e 1430 €/mq).

Segue Barriera (+5,4% e 1080 €/mq): «per la stazione Rebaudengo e il progetto sull’ex manifattura Tabacchi», spiega la delegata Fiaip all’Osservatorio Lucia Vigna. Sorprende anche la crescita di Falchera (+6,4% e 1000 €/mq), grazie al polo commerciale To Dream e alla zona industriale di Settimo.

Poco sotto la media, invece, San Salvario (+3,5% e 2050 €/mq), Vanchiglia (+3% e 2680 €/mq) e Vanchiglietta (+2,3% e 2250 €/mq). Mentre molto più basse le quote relative alle aree più esclusive e centrali, in cui il prezzo si duplica rispetto alle periferie: come piazza Vittorio, (+1,2% e 3620 €/mq) e piazza San Carlo (+2% e 4560 €/mq).

Crescono, quindi, i prezzi e le compravendite ovunque: «ma l’inflazione induce ad una maggiore prudenza e a minore capacità di spesa, che sposta parte della domanda verso i quartieri più economici, dove gli immobili sono più accessibili», conclude Gallipoli. 

All’evento presenti anche il direttore generale di Unione Industriali Angelo Cappetti, l’assessore regionale alle Attività produttive Andrea Tronzano e l’assessore comunale al Commercio Paolo Chiavarino.

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