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L'appello del mercato immobiliare
02 Aprile 2025 - 22:14
«Riallargare la platea dei destinatari del Fondo di Garanzia “mutui prima casa”, gestito dalla Concessionaria di Servizi Assicurativi Pubblici - Consap - per consentire a più famiglie di potere attingere alla garanzia pubblica ed accedere al mutuo». Questa la richiesta ribadita ieri mattina dal presidente nazionale Fiaip Gian Battista Baccarini presso la sede dell’Unione Industriali Torino e già presentata nella commissione Affari istituzionali del Senato lo scorso 16 gennaio.
Sicuramente ha aiutato il mercato immobiliare nazionale l’iniezione di fiducia determinata dall’abbassamento dei tassi di interesse sui mutui a partire dallo scorso anno - grazie ai numerosi, decisi, tagli dei tassi di interesse della Bce -. Il che per i mutui a tassi fisso ha decretato un abbassamento del Tan dal 3,17% di gennaio 2024 al 2,75% di fine anno, mentre per quelli variabili dal 4,94% di inizio anno scorso al 3,93% di dicembre. Ma il credito, per Baccarini, va spinto anche attraverso la garanzia pubblica.
Il Fondo, istituito nel 2013, nella sostanza, prevede che sia lo Stato a fare da garante - per il 50% e per una quota non superiore ai 250mila euro - a quei soggetti che non abbiano un valido garante. Con L. 207/2024 (ovvero la legge di bilancio del 2025), poi, era stato limitato ad alcune categorie di soggetti (tra cui le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori, i giovani under 36) innalzando la percentuale di garanzia - se con basso Isee - all’80%. «Ma questi soggetti nella maggior parte dei casi non hanno, al di là di tale garanzia, i requisiti minimi richiesti dagli istituti di credito ai fini della concessione del mutuo», afferma il presidente. E quindi molte domande - il 70% circa - non andrebbero comunque in porto.
Con il recepimento della proposta, invece, «si eviterebbero le criticità generate dal cambiamento repentino della norma, in particolare - continua Baccarini - per quelle famiglie alla ricerca della casa o che si sono già impegnate ad acquistarla, alle quali la banca aveva prospettato un certo importo di mutuo confidando nella garanzia pubblica ora non più usufruibile, mettendo in serio pericolo la concessione del mutuo e quindi l’acquisto della casa. Anche quest’anno, sotto nostra richiesta, il Fondo è stato prorogato: non ne chiediamo un aumento - precisa il presidente - ma solo il ripristino della sua versione originaria».
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