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Economia & Finanza
07 Aprile 2025 - 19:16
Una giornata da thriller, o da commedia surrealista, quella di oggi in Borsa, dove Piazza Affari ha continuato nella sua discesa, toccando il -5,18% in chiusura. Stellantis ha chiuso con -5.55%, dopo due improvvisi picchi (e altrettante sospensioni per eccesso di rialzo) scatenati da una ridda di notizie, rumors, smentite, fake news. Ecco cosa è successo.
Nel pomeriggio si sono diffuse notizie contrastanti riguardanti la possibilità che l'amministrazione Trump stia considerando una sospensione temporanea dei dazi per un periodo di 90 giorni, escludendo però la Cina da tale misura. Alle 16:18, queste indiscrezioni hanno provocato un significativo aumento del valore di mercato dell'indice S&P 500 a Wall Street, incrementandone la capitalizzazione di oltre 3.000 miliardi di dollari. Tuttavia, pochi minuti dopo, alle 16:34, la Casa Bianca ha smentito ufficialmente tali voci, definendole "fake news". Di conseguenza, l'indice è rapidamente sceso, perdendo 2.500 miliardi di capitalizzazione rispetto ai massimi di giornata.
L'ipotesi di sospensione dei dazi ha avuto origine da una proposta pubblicamente avanzata da Bill Ackman, noto gestore di hedge fund di Wall Street, attraverso una sua dichiarazione su X. In particolare, Ackman ha suggerito un rinvio di 90 giorni nell'applicazione delle tariffe per tutti i paesi, ad eccezione della Cina. Questa proposta è stata immediatamente discussa nei media e sottoposta all'attenzione di Kevin Hassett, direttore del Consiglio Economico della Casa Bianca, durante un'intervista su Fox News. Hassett ha risposto con diplomazia, suggerendo che la decisione finale spetta al Presidente Trump, invitando però ad abbassare i toni allarmistici che circondano la questione.
Accanto ad Ackman, anche Jamie Dimon, CEO di JPMorgan Chase, ha espresso preoccupazioni riguardo all'impatto che i dazi potrebbero avere sull’economia statunitense, già in fase di rallentamento. Nella sua lettera annuale agli azionisti, Dimon ha sottolineato la necessità di una soluzione rapida per evitare effetti negativi cumulativi difficilmente reversibili. Le tensioni commerciali alimentate dalla politica tariffaria di Trump continuano a influenzare pesantemente i mercati globali, che nelle ultime tre sessioni di borsa hanno subito perdite per oltre 10 trilioni di dollari.
Anche se Wall Street ha registrato una perdita contenuta dell'1%, l'Europa ha visto forti ribassi: la Borsa di Francoforte è scesa del 4,13%, Londra del 4,38%, Milano del 5,18% e Zurigo del 5,16%. Particolarmente marcato il calo della Borsa di Parigi, che con una discesa del 4,78% ha vissuto la peggiore performance dal marzo 2022. L'Asia, dal canto suo, ha visto il Nikkei giapponese perdere il 7,8%, mentre le azioni cinesi sono crollate del 13,74%, registrando il peggior andamento per l'Hang Seng di Hong Kong dal giugno 1989. Questa volatilità evidenzia l’urgenza di chiarimenti e una stabilizzazione nei rapporti commerciali internazionali, in un momento in cui la fiducia degli investitori appare estremamente fragile.
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