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Fotografia

Alfred Eisenstaedt, l'occhio del secolo in mostra a Torino

Dal 13 giugno al 21 settembre, Camera celebra il fotografo di Life con 150 immagini iconiche e inedite

Alfred Eisenstaedt, l'occhio del secolo in mostra a Torino

Il prestigioso Camera - Centro Italiano per la Fotografia di Torino si prepara a prendere vita un evento che promette di essere il fulcro dell'estate culturale del 2025. Dal 13 giugno al 21 settembre, una mostra inedita celebra il genio di Alfred Eisenstaedt, uno dei fotografi più influenti del XX secolo, noto per il suo lavoro con la rivista "Life".

La mostra, curata da Monica Poggi, offre un'immersione profonda nell'universo visivo di Eisenstaedt, presentando una selezione di 150 immagini, molte delle quali mai esposte prima. A trent'anni dalla sua scomparsa e a ottanta dalla creazione del celebre scatto "V-J Day in Times Square", l'esposizione ripercorre l'intera carriera del fotografo, dai primi scatti nella Germania degli anni Trenta fino alle opere degli anni Ottanta.

Nato nel 1898 a Dirschau, nella Prussia occidentale, Eisenstaedt ha iniziato il suo viaggio nella fotografia con una Eastman Kodak Nr. 3, regalo di uno zio. Dopo aver lavorato per l'Associated Press e pubblicato sulla "Berliner Illustrirte Zeitung", nel 1935 emigra negli Stati Uniti per sfuggire alle leggi razziali. Qui inizia la sua lunga collaborazione con "Life", che lo consacra come uno dei più grandi fotografi del secolo. Si spegne nel 1995, lasciando un'eredità visiva che continua a ispirare generazioni di fotografi.

Lo stile di Eisenstaedt si inserisce nella tradizione documentaria americana, arricchito da visioni poetiche e ironiche. Le sue fotografie evocano la pittura dell'Ottocento, come negli scatti delle ballerine che richiamano le opere di Degas, e si avventurano in scenari surreali che riecheggiano l'arte europea.

Eisenstaedt, con il suo sguardo acuto e indagatore, ha immortalato alcuni dei momenti più significativi del secolo scorso. Tra le immagini esposte, spiccano i ritratti di figure iconiche come Sophia Loren, Marlene Dietrich, Marilyn Monroe, Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer. Due sezioni della mostra sono dedicate ai reportage realizzati in Europa prima della Seconda Guerra Mondiale e in Italia nel dopoguerra, offrendo uno spaccato delle trasformazioni sociali ed economiche dell'epoca.

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