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Il caso
11 Aprile 2025 - 08:00
«Vigili di quartiere? Siamo troppo pochi per farli». Ancora critiche dai sindacati della polizia locale dopo che l’assessore Marco Porcedda ha annunciato l’intenzione di istituire queste figure per i quartieri più problematici, come Barriera di Milano. Dopo il SILPoL, ora è il turno della Uil Fpl: «Sappiamo che il lavoro della polizia locale è cambiato negli anni - scrive in un comunicato la sigla che rappresenta alcuni dei dipendenti comunali, vigili compresi - Per volontà dirigenziali o per sopperire alle carenze di organico delle altre altre forze, il servizio si è trasformato sempre di più in qualcosa che somiglia sempre di più ad una polizia di Stato. Ma i colleghi hanno bisogno di vere tutele, con una riforma della legge attesa da 30 anni, chiarezza giuridica e una equiparazione previdenziale e assicurativa».
Fino a quando non verrà risolto questo problema, secondo il sindacato, non si potrà concretizzare la riorganizzazione prospettata da Porcedda: «Ci spiace scoprire che, secondo l’assessorato, non abbiamo sollevato obiezioni. Lo abbiamo fatto, esprimendo dubbi e perplessità in particolare sull’istituzione della polizia di prossimità. Soprattutto per l’esiguità del personale: abbiamo già chiesto al comandante di poter sospendere e cambiare impostazione già nella prima fase, anche tornando indietro rispetto a quanto prospettato. E aspettiamo che l’assessore ci informi se ha già avviato l’analisi dell’attività».
Come nell’attacco precedente, dal Comune scelgono di non replicare, rimandando a quando la riorganizzazione in corso vedrà finalmente la luce. Perché gli obiettivi politici, come quello del vigile di quartiere, sono a lungo termine ed entreranno in vigore soltanto dopo un periodo di formazione e di turn-over che permetterà di abbassare l’età media del corpo di polizia locale: «Intanto ci aspettiamo che Porcedda, quando incontra i cittadini, si faccia portavoce delle limitazioni della polizia locale - conclude la Uil Fpl - Forse così avremo anche il loro supporto per cambiare la normativa».
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