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Il caso

«Vigili di quartiere? Siamo troppo pochi». Ora (anche) il sindacato Uil attacca l'assessore

Ancora polemiche dopo l'annuncio della riorganizzazione della polizia municipale

«Vigili di quartiere? Siamo pochi»: ora (anche) il sindacato Uil attacca l'assessore

«Vigili di quartiere? Siamo troppo pochi per farli». Ancora critiche dai sindacati della polizia locale dopo che l’assessore Marco Porcedda ha annunciato l’intenzione di istituire queste figure per i quartieri più problematici, come Barriera di Milano. Dopo il SILPoL, ora è il turno della Uil Fpl: «Sappiamo che il lavoro della polizia locale è cambiato negli anni - scrive in un comunicato la sigla che rappresenta alcuni dei dipendenti comunali, vigili compresi - Per volontà dirigenziali o per sopperire alle carenze di organico delle altre altre forze, il servizio si è trasformato sempre di più in qualcosa che somiglia sempre di più ad una polizia di Stato. Ma i colleghi hanno bisogno di vere tutele, con una riforma della legge attesa da 30 anni, chiarezza giuridica e una equiparazione previdenziale e assicurativa».

Fino a quando non verrà risolto questo problema, secondo il sindacato, non si potrà concretizzare la riorganizzazione prospettata da Porcedda: «Ci spiace scoprire che, secondo l’assessorato, non abbiamo sollevato obiezioni. Lo abbiamo fatto, esprimendo dubbi e perplessità in particolare sull’istituzione della polizia di prossimità. Soprattutto per l’esiguità del personale: abbiamo già chiesto al comandante di poter sospendere e cambiare impostazione già nella prima fase, anche tornando indietro rispetto a quanto prospettato. E aspettiamo che l’assessore ci informi se ha già avviato l’analisi dell’attività».

Come nell’attacco precedente, dal Comune scelgono di non replicare, rimandando a quando la riorganizzazione in corso vedrà finalmente la luce. Perché gli obiettivi politici, come quello del vigile di quartiere, sono a lungo termine ed entreranno in vigore soltanto dopo un periodo di formazione e di turn-over che permetterà di abbassare l’età media del corpo di polizia locale: «Intanto ci aspettiamo che Porcedda, quando incontra i cittadini, si faccia portavoce delle limitazioni della polizia locale - conclude la Uil Fpl - Forse così avremo anche il loro supporto per cambiare la normativa».

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