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ISTRUZIONE & OCCUPAZIONE

Torino città unica: un modello vincente che fa d'esempio all'Europa

Piazza dei Mestieri e l'ETF fiore all'occhiello della formazione: la visita degli eurodeputati

Piazza dei Mestieri

Torino si conferma la capitale della formazione. Un città unica, che sostiene progetti in grado di unire istruzione e lavoro, mettendo al centro i giovani, il loro talento e passioni.

Questo è il dipinto del capoluogo piemontese emerso agli occhi della delegazione di eurodeputati del Parlamento europeo (commissione Occupazione), in visita sul territorio.

Ad “attirare l’attenzione” il modello vincente della fondazione Piazza dei Mestieri, che da anni accompagna migliaia di giovani verso il loro futuro lavorativo, e l’ETF, fondazione europea per la formazione.

Una «mission» quella degli europarlamentari che testimonia la capacità di Torino in un ambito che è sempre più sotto i riflettori delle strategie europee. «In quanto parlamentari europei da questi incontri possiamo trarre importanti riflessioni- ha commentato Letizia Moratti- Bisogna investire sulle persone e avere la consapevolezza che tutti possono avere una seconda chance. E Piazza dei Mestieri ne è una dimostrazione».

Nata nel 2004 a Torino, la fondazione conta oggi tre sedi sparse in tutta Italia e accompagna 14mila studenti all’anno verso il loro futuro (dati relativi all’anno 2024).

«Pensiamo- commenta il presidente Dario Odifreddi - che bisogna mettere a comune le tante politiche che funzionano per cercare quali sono i punti essenziali, modellizzabili, che rendono quest’esperienza ripetibili su larga scala, anche a livello europeo». Accanto alla fondazione torinese, l’ETF l’agenzia europea che si occupa di formazione nei paesi limitrofi alla Ue.

«Quello di ETF è un ruolo di pace all’interno del sistema Europa - sottolinea Pierfrancesco Maran - L’Europa ha senso se crea anche questi tipi di legame e deve influenzare anche le scelte che faremo in futuro sul bilancio e sull’uso dei fondi, come quelli di coesione».

La direttrice, Pilvi Torsti, ha sottolineato come «Torino è la nostra casa da 30 anni. E oggi più che mai, investendo nella formazione, innovazione e inclusione, si afferma come skill city». Benedetti Scuderi, ha rimarcato l’importanza «del diritto di rimanere. L’Italia perde ogni anno 150mila persone. Servono dei modelli inclusivi reali che possano dare la possibilità anche di poter restare e crescere nel proprio paese».

All’incontro con gli eurodeputati, anche le istituzioni locali, Comune, Politecnico e Compagnia San Paolo che, come dice Odifreddi, «ci hanno sempre sostenuto». «Grazie per aver scelto Torino, investire in questo settore non è un costo, ma significa risparmiare su diseguaglianze e inefficienze future», ha commentato l’assessore Rosatelli. «Siamo un modello che può essere replicato in Italia e in Europa perché qui abbiamo tutta la filiera», dice il rettore del Politecnico, Stefano Corgnati. «la formazione è l’unica strada davvero da seguire per costruire il futuro, a partire dall’asilo e fino al mondo dei Neet», conclude Marco Gilli, presidente Compagnia di San Paolo.

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