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la polemica
19 Aprile 2025 - 09:45
A sinistra, l'incidente davanti al liceo francese. A destra, sopra Emilia Maidaska, sotto il velox delle polemiche
Ancora un incidente, l’ennesimo, davanti a una scuola. Mentre dopo un anno e mezzo dalla morte di Emilia Maidaska, l’autovelox installato in corso Casale 246 è sì funzionante, ma a mezzo servizio. E così riesplode la polemica per quanto riguarda la viabilità in prossimità degli edifici scolastici a Torino. Specie dopo l’ultimo sinistro che si è verificato nuovamente in pre-collina, e sempre in corso Casale, davanti alla scuola francese.
Il centauro investito
Andavano ancora a scuola i ragazzi quando, pochi giorni fa, un’auto (per la precisione una Fiat 500) e una moto si sono scontrati in corso Casale angolo strada Superga. L’incidente è avvenuto davanti al Lycée Français International Jean Giono Turin, la scuola internazionale francese della pre-collina. Un impatto violentissimo, il centauro è caduto dalla moto ed è stato trasportato al San Giovanni Bosco con diversi traumi. A soccorrerlo per primi sono stati docenti e genitori degli alunni del liceo francese. Ma l’incidente scatena le polemiche, perché quell’incrocio era stato segnalato in quanto pericoloso. Spiega Pierlucio Firrao, consigliere comunale di Torino Bellissima: «A dicembre avevamo ottenuto l’approvazione di una mozione in accompagnamento al bilancio del consiglio per mettere in sicurezza tre incroci davanti alle scuole, tra cui l’intersezione davanti al liceo francese. L’incidente - prosegue Firrao - è avvenuto all’ora di uscita dalla scuola e i tanti genitori e alunni presenti sono rimasti sconvolti. Chiediamo nuovamente al Comune di intervenire».
Il velox fake
Non solo il liceo francese, perché a settembre scorso una studentessa di 14 anni è stata investita davanti a un altro istituto, il Valsalice di viale Thovez. La ragazzina, in quell’occasione, aveva riportato la frattura esposta del braccio. E anche quel punto era stato segnalato come pericoloso. Purtroppo, peggio era andata ad Emilia Maidaska, che aveva solo 16 anni quando il 20 ottobre 2023 era stata investita e uccisa da un’auto in corso Casale 246.
Dopo la morte della 16enne ucraina c’erano stati flash-mob e richieste d’intervento. Il Comune si era attivato immediatamente piazzando una postazione velox. Che però è appunto a mezzo servizio, come l’assessora Chiara Foglietta aveva confermato in consiglio comunale allo stesso Firrao. «L’apparecchiatura rileva violazioni ma a differenza dei velox fissi necessita della presenza di un agente della polizia stradale». Tradotto, se non c’è il vigile quel velox non funziona. E non è tutto, come sottolinea ancora il consigliere Firrao: «In quel punto serviva anche l’attraversamento pedonale rialzato, ma non è mai stato installato».
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