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Il dramma

Ragazzina travolta e uccisa, arriva l'autovelox in corso Casale

Questa mattina sono iniziati i controlli

Ragazzina travolta e uccisa, arriva l'autovelox in corso Casale

Un autovelox fisso. E' questa la prima ipotesi che sta valutando il Comune per corso Casale, dove venerdì scorso è stata travolta e uccisa Emilia Maidaska, di appena sedici anni. E' stato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ad affrontare la questione nella diretta radio del martedì, mentre sul luogo della tragedia arrivavano i vigili. Gli agenti di polizia municipale hanno sorvegliato le strisce pedonali durante l'ingresso dei bambini nella scuola Crescendo. Poi sono arrivati altri colleghi con un autovelox fisso.  "C'è un tema strutturale di configurare la città per renderla sicura per i pedoni - ha detto Lo Russo in radio -  come stiamo facendo in tante parti di Torino.

C'è poi un tema di riduzione della velocità nei tratti più pericolosi, e anche la configurazione dell'assetto stradale può fare la differenza, tenendo presente che dobbiamo anche garantire che i mezzi di emergenza e soccorso possano circolare rapidamente. Non esiste una soluzione unica - sottolinea -, ma va visto caso per caso". E per quel che riguarda la zona dell'incidente, spiega di avere "chiesto agli uffici di lavorare per trovare una soluzione strutturale" e che "già da stamattina ci sarà un controllo maggiore da parte della nostra polizia municipale. Posizionare un autovelox fisso - afferma - è una cosa che avviene dopo una fase di test.

Se, come ci è stato segnalato, dai controlli le violazioni dei limiti di velocità sono ripetute e frequenti valuteremo di metterlo, tenendo presente che da solo non risolve il problema ma è un deterrente. C'è anche un tema di educazione stradale, che riguarda tutti i mezzi, anche quelli di mobilità dolce, bici e monopattini". Anche su questi, dice, "dobbiamo stringere moltissimo i controlli".

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