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La tragedia

Dopo la morte di Emilia e le proteste in corso Casale arrivano i vigili

Da questa mattina aiutano i bambini ad attraversare nel punto in cui la 16enne è stata travolta e uccisa

Dopo la morte di Emilia e le proteste in corso Casale arrivano i vigili

Le luci blu dell'auto dei vigili squarciano il buio di corso Casale. La pioggia è battente, come venerdì scorso, quando qui è stata travolta e uccisa Emilia Maidaska, 16 anni, fuggita dalla guerra in Ucraina e morta a Torino, sulle strisce in cui appena dieci giorni prima era stato travolto un altro bambino. Come promesso ieri dal Comune, dopo la protesta dei genitori della scuola Crescendo che da tempo chiedevano un intervento per la sicurezza dei propri figli e dei giovani della vicina casa famiglia, la polizia municipale da questa mattina presidia l'attraversamento.

Con due vigili che, proprio davanti ai fiori deposti per Emilia, "scortano" i piccoli e i loro genitori quando attraversano la strada. Un intervento "tampone", che il Comune ha messo in campo in attesa che gli uffici tecnici valutino la situazione e mettano in campo una soluzione definitiva. I genitori della scuola, ma anche alcuni residenti del quartiere e il vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao, avevano chiesto dossi e un semaforo. E il consiglio comunale aveva dato il via libera a un intervento che garantisse la sicurezza. Era ottobre dell'anno scorso. Da allora nulla è cambiato. Dopo la morte di Emilia qualcosa si è mosso. Ma non basta ancora. 

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