l'editoriale
Cerca
BARRIERA DI MILANO
21 Aprile 2025 - 17:49
Siringhe davanti all’entrata, vetri rotti e furti. Sono tre anni che Sergio Prete alza la serranda del suo negozio in Barriera di Milano: lo scenario, quotidiano, è ormai quello del degrado. Tra via Montanaro e via Feletto lui, che prima gestiva un mercatino dell’usato in via Bardonecchia, ha aperto una bottega vintage e antiquariato dove spesso realizza anche lezioni che si tengono in vetrina, insegnando l’arte della tappezzeria e del brocantage.
“Davanti alle vetrine si accasciano come morti, io rispondevo con il lavoro, con la vita. Mi metto lì in vetrina o fuori e dipingo, lavoro “.
Sembra poetico, a modo suo. Ma adesso Sergio non ce la fa più. "Credono sia un giardinetto pubblico non un negozio e ne hanno fatto quindi un luogo di spaccio come tutti i giardini pubblici della zona" si sfoga mandandoci le foto delle condizioni in cui si ritrova, ormai, tutti i giorni.
“Perché le droghe cambiano e con esse anche le conseguenze. Se prima erano tutti fatti di crack adesso è l’eroina a fare da padrone in Barriera. E quando sono in astinenza, loro, i tossici, diventano aggressivi”. 65 anni, un amore per l’arte e per il second-hand, Sergio è arrivato al capolinea “Sono tre anni che sopporto. Non ne posso più” racconta l’uomo. “Rubano. Scappano. Tornano” continua “e 15 giorni fa mi hanno sfondato la vetrina del negozio usando uno di quei martelletti che si trovano sui bus. Una vetrina che costa migliaia di euro. Non ce la faccio più”. ll presidente della Circoscrizione 6, Valerio Lomanto, esprime la sua solidarietà all'artigiano: "Apprendo con grande rammarico la decisione di un commerciante della nostra città di chiudere la sua attività, un atto che segna la resa di chi, nonostante le difficoltà, ha cercato di resistere con impegno e onestà. Non posso fare a meno di riflettere su quanto questo gesto rappresenti un fallimento collettivo.Il commerciante, con coraggio e determinazione, ha alzato la sua voce contro una realtà che non può più essere ignorata: l’illegalità che sta strangolando il tessuto economico e sociale della nostra comunità. Il suo grido d’allarme non può passare inosservato". Lomanto si rivolge a Lo Russo "Chiedo al Sindaco e all'amministrazione centrale di fare di più. Non possiamo più permettere che i nostri commercianti siano costretti ad arrendersi davanti a fenomeni di violenza e illegalità che minano la sicurezza e il benessere della nostra città. È necessario un intervento concreto, tempestivo e visibile: una presenza della polizia municipale che oggi si vede solo per fare le multe, un incremento dell’illuminazione pubblica e azioni di supporto alle imprese oneste che vogliono fare il proprio lavoro senza dover temere il sopruso o la concorrenza sleale".
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..