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26 Aprile 2025 - 09:15
L'ingresso dell'impianto sportivo di via Tirreno
Una maledizione. E’ quella dell’impianto Agostino Iocola, struttura di via Tirreno che non trova pace. Tre anni fa lo sfratto della polisportiva che aveva il maxi-debito, poi la legionella, due bandi (uno breve), un affidamento ad interim per non lasciare i campi nel degrado e infine l’assegnazione al Cit Turin. Il “Cit” ha ottenuto la concessione dell’impianto anche grazie alla collaborazione con il San Paolo. Non senza problemi, perché il bando è della primavera 2023 ma il gestore è arrivato solo a fine 2024.
Luce in fondo al tunnel? Purtroppo no, perché ora siamo daccapo. Il canone di concessione, infatti, non è ancora stato pagato e si parla già di addio, con la consegna delle chiavi alla Circoscrizione 2 che sarebbe già avvenuta da parte del San Paolo e l’impianto che, dal primo giugno, resterebbe sguarnito. «Le chiavi già consegnate? Non è vero», replica Angelo Frau, presidente del “Cit”, che riguardo al denaro non ancora pervenuto alla Circoscrizione parla di «malintesi e ritardi» e di «una concessione che non è ancora stata ufficialmente firmata. Vogliamo andare avanti, ma serve un maggiore coinvolgimento del San Paolo, che stiamo definendo».
Tuttavia, le cose non starebbero proprio così, almeno a sentire la Circoscrizione 2. «Il campo Iocola? Servirà un nuovo bando», si limita a dire il presidente Luca Rolandi. Dunque, si va verso un’altra procedura. Sarebbe la terza. Nel giugno 2022, il Santa Rita era stato sfrattato con debiti sui 100mila euro. Poi durante un sopralluogo nei bagni era scattato l’allarme legionella. Il Sant’Ignazio aveva ottenuto una gestione breve, salvo poi lasciare. Ora, i problemi dell’accoppiata Cit Turin-San Paolo. «Spiace constatare che il campo intitolato a mio padre - dice Alessandro Iocola, ex consigliere di Circoscrizione 2 - non trovi un gestore. Forse andrebbe rivisto: una struttura polivalente, con tennis e padel e calcio sarebbe più appetibile».
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