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IL FATTO
29 Aprile 2025 - 14:36
Questa notte un grande striscione è apparso davanti a Palazzo di Città, sede del Comune di Torino. Il gesto, rivendicato dal gruppo Avanguardia Torino, è una forma di protesta contro la "rimozione - dicono -di un manifesto commemorativo dedicato a Sergio Ramelli, il giovane militante del Fronte della Gioventù ucciso a Milano nel 1975 da esponenti dell’estrema sinistra. "Potete rimuovere un manifesto, ma non il ricordo", recitava lo striscione, affisso in prossimità del Municipio. L’iniziativa è stata accompagnata dall’affissione di centinaia di manifesti in varie zone della città, tutti con riferimenti alla figura di Ramelli, divenuto simbolo della memoria della destra extraparlamentare. Secondo quanto comunicato dal gruppo, l’azione è nata in risposta alla recente rimozione, da parte del Comune, di un maxi manifesto commemorativo che Avanguardia Torino aveva affisso regolarmente (ma abusivo secondo il Comune). La decisione, contestano gli attivisti, sarebbe stata presa "senza alcuna spiegazione e in modo arbitrario". "È deplorevole e vergognoso – si legge nella nota diffusa dal movimento – che il Comune faccia rimuovere un manifesto commemorativo, non offensivo e regolarmente autorizzato, dedicato a un ragazzo di 18 anni ucciso a colpi di chiave inglese. Un atto ancora più grave perché compiuto alla vigilia del 29 aprile, giorno dell’anniversario della sua morte".
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