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Strade sicure

Sicurezza stradale, un’Europa che non vuole più contare vittime

Il 6 maggio si celebra la Giornata europea della sicurezza stradale. Incidenti in calo in Piemonte, ma tra i giovani resta la prima causa di morte

Sicurezza stradale: un’Europa che non vuole più contare vittime

Ogni anno, il 6 maggio, l'Europa si ferma a riflettere su un tema cruciale: la sicurezza stradale. Ma perché è così importante? Gli incidenti stradali rappresentano la principale causa di morte tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Un dato allarmante che richiede un'azione concertata e decisa. L'obiettivo ambizioso dell'Unione Europea è "zero vittime" sulle strade, un traguardo che, sebbene sembri utopico, è perseguito con determinazione attraverso strategie a lungo termine e obiettivi intermedi, come la riduzione del 50% di morti e feriti gravi entro il 2030 rispetto ai dati del 2019.

Il Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale, approvato nel 2022, si allinea perfettamente con gli obiettivi europei, adottando un approccio integrato che considera la qualità dei mezzi di trasporto, delle infrastrutture e dei comportamenti degli utenti del sistema stradale. Questo approccio, noto come "safe system", sfida la visione fatalistica che considera gli incidenti come un inevitabile costo della mobilità. Al contrario, mira a eliminare le vittime di incidenti e lesioni gravi, concentrandosi su categorie a rischio come bambini, adolescenti, giovani conducenti, over 65, pedoni, ciclisti e utenti delle due ruote a motore.

Nel settembre 2024, la Regione Piemonte ha pubblicato i dati sugli incidenti stradali, elaborati dall'ISTAT, che mostrano un trend incoraggiante. Dal 2019 al 2023, il numero complessivo di incidenti è diminuito, con un calo del 5,8% delle vittime dal 2019 e del 26,1% dal 2022 al 2023. Nel 2023, sono stati registrati 10.029 incidenti, con 178 morti e 13.918 feriti. Il tasso di mortalità stradale piemontese è inferiore alla media nazionale, con 4,2 morti per 100.000 abitanti rispetto a 5,2 a livello nazionale. Le strade urbane sono il teatro della maggior parte degli incidenti (72,2%), seguite da quelle extra-urbane (21,2%) e dalle autostrade (6,5%). Tuttavia, i decessi si verificano prevalentemente sulle strade extra-urbane (51,7%). A Torino, il capoluogo, si sono verificati 2.918 incidenti, con 23 morti e 4.131 feriti.

Ma quali sono i fattori che contribuiscono a questi incidenti? L'alta velocità, la distrazione, l'assunzione di alcol o droghe e la ricerca di visibilità sui social media sono tra le principali cause. Dopo i 65 anni, un calo fisiologico dei riflessi rende ancora più importante adottare stili di guida prudenti. L'alcol alla guida è particolarmente pericoloso, rappresentando la prima causa di morte tra i giovani in Italia. Anche un solo bicchiere può compromettere la capacità di guida, aumentando il rischio di incidenti. Per i recidivi, la legge prevede l'installazione di dispositivi alcolock, che impediscono l'accensione del motore se viene rilevato un tasso alcolemico sopra lo zero.

La Regione Piemonte, in collaborazione con le aziende sanitarie, ha messo in atto una serie di azioni informative per sensibilizzare la popolazione sull'importanza della sicurezza stradale. Queste iniziative mirano a promuovere la conoscenza e la consapevolezza dei fattori di rischio, incoraggiando comportamenti sicuri attraverso la sensibilizzazione, la formazione e, quando necessario, la repressione e la sanzione. La strada è di tutti, e tutti abbiamo il dovere di renderla un luogo sicuro.

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