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Il caso

«Nessun ristoro ai commercianti per i cantieri aperti in via Roma»

L’annuncio dell’assessore in consiglio comunale perché «i portici resteranno sempre percorribili»

«Nessun ristoro ai commercianti per i cantieri aperti in via Roma»

«Nessun ristoro ai commercianti per i cantieri aperti in via Roma»

Non ci saranno esenzioni per i commercianti di via Roma, nonostante i lavori per la pedonalizzazione del boulevard dello shopping cittadino che almeno fino ad aprile 2026 vi lasceranno polveri e cantieri aperti. Lo ha annunciato oggi pomeriggio l’assessora al Bilancio di Palazzo Civico, Gabriella Nardelli, nell’ultimo Consiglio comunale: «Non ci sono i requisiti per la fruizione delle riduzioni», ha dichiarato. 

Lo abbiamo già visto succedere su via Po. Con gli interventi di rifacimento del sistema tramviario, che per più di un anno hanno deviato il trasporto pubblico e creato cantieri “pop-up”, costringendo chi passeggiava allo slalom o agli “attraversamenti tattici” da un lato all’altro dei portici per evitarli. Fino ad alcune misure disperate, come i cartelli fai da te degli esercenti per “annunciare” che, nonostante tutto, ci sono e sono aperti. E qui, per fortuna, uno sconto del 40% su Tari (per 160mila euro di mancata riscossione da parte dell’erario) e Cosap c’era stato. Ciononostante il crollo fatturati (fino al 70%) e l’aumento di furti e spaccate, ha messo in ginocchio i commercianti. 

Che ne sarà, quindi, dei commercianti di via Roma? In questo caso, per la Giunta, i requisiti non sarebbero soddisfatti perché «portici e attraversamenti pedonali saranno sempre percorribili. Esclusi i tempi necessari per gli interventi necessari sui singoli incroci», dichiara Nardelli. Mentre, anche se nel tratto tra piazza C.l.n e piazza Carlo Felice non è già più possibile la sosta (ma solo il transito) veicolare: «Sia durante i lavori che ad intervento concluso non sarà più possibile, per cui la non transitabilità durante il cantiere è da intendersi un mero anticipo della pedonalizzazione complessiva deliberata dalla Città», aggiunge l’assessora.

«Si tratta comunque di opera dall’impatto significativo, qui gli affitti sono tra i più cari e i negozi non potranno non avere danno, via Po insegna. Siamo favorevoli all’opera e il centro sicuramente potrà trarne benefici. Ma un impatto ci sarà. Dire che non rientra nei requisiti vuol dire nascondersi ed è molto deludente», replica l’interpellante, la consigliera e onorevole Elena Maccanti (Lega). «L’invito è ritornare su questa scelta per dare respiro e riconoscimento dei commercianti che già fanno tanti sacrifici», continua.

Mentre sui restanti sgravi previsti per l’anno in corso se ne parlerà a settembre: «Si andranno a vedere gli impatti dei cantieri e da lì si deciderà con delibera di Giunta dove e con quali percentuali intervenire», spiega Nardelli, in risposta a una seconda interpellanza mossa dal vicecapogruppo di Torino Bellissima Pierlucio Firrao

«Chiediamo la valutazione di ristori sulla base del calo fatturato. Dobbiamo intervenire per sostenere il commercio. considerando i 540mila euro “risparmiati” per il Todays», la frecciatina di Firrao.

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