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La sicurezza davanti alle scuole

Siringhe ritrovate davanti ad una scuola, degrado e abbandono, simbolo di questa città?

La scoperta di siringhe vicino alla scuola Fiorana scatena reazioni e riflessioni sulla sicurezza urbana e il degrado sociale

Siringhe ritrovate davanti ad una scuola, degrado e abbandono, simbolo di questa città?

Una segnalazione su Facebook, poche righe che hanno scatenato un'ondata di reazioni, commenti, rabbia e amarezza. “Fate attenzione, vicino alla scuola Fiorana presenza di siringhe!!!” scrive una cittadina, lanciando un allarme che ha fatto il giro del web in poche ore. Un messaggio chiaro, diretto, che tocca una delle paure più forti e radicate nelle famiglie: trovare tracce di droga in prossimità di un luogo frequentato quotidianamente da bambini, anziani e persone fragili.

La vista di una siringa a terra, davanti a una scuola, innesca preoccupazioni, specialmente tra i genitori, inaccettabile di fatto che ci sia degrado urbano, abbandono, mancanza di controllo, davanti ad una scuola. Anche se un cittadino ha poi chiarito che si trattava di una sola siringa, probabilmente usata per insulina, la sostanza in questo caso conta meno della forma. L'immagine di una siringa abbandonata evoca sicuramente non bei scenari.

Nel dibattito online esplode tutto questo: c'è chi se la prende con lo Stato, accusato di aver prima diffuso le droghe e poi di aver criminalizzato chi ne fa uso. Altri invocano soluzioni di contenimento, come i “drop-in” di Alessandria, luoghi dove i consumatori possono trovare supporto, strumenti sterili e – nella migliore delle ipotesi – un percorso di recupero. Tuttavia, non manca chi si oppone a queste soluzioni, sostenendo che “non dovrebbero esistere”.

In mezzo a questo tumulto di opinioni, emergono le voci di cittadini e cittadine che si sentono impotenti e allo stesso tempo esasperati. E poi c'è la testimonianza amara di chi quegli angoli della città li vive ogni giorno, magari solo per una passeggiata con il cane: “Siringhe davanti alla scuola, al parco di San Michele, ai giardini del Lungo Dora… che tristezza”. Queste sono le voci che raccontano, in qualche modo, la città.

Intanto, mentre la discussione infiamma il web, resta una certezza: quella siringa – una, dieci o cento che siano – non dovrebbe trovarsi lì. Non davanti a una scuola. Non in una città che vuole definirsi civile. Non dove crescono i figli di tutti. La presenza di siringhe in luoghi pubblici è un segnale di allarme che richiede risposte concrete e immediate da parte delle istituzioni. È necessario un intervento che non si limiti alla rimozione dei rifiuti, ma che affronti le cause profonde del problema, promuovendo politiche di prevenzione e supporto per le persone più vulnerabili.

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