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Due adolescenti scomparse nel nulla da 15 giorni. Il mistero di Hannae e Jasmeen

L'appello di mamma e nonna di Hannae a "Chi l'ha visto?": «Ti vogliamo bene, torna a casa»

Nelle foto, a sinistra Hannae e Jasmeen. A destra Fatima, la mamma di Hannae

Nelle foto, a sinistra Hannae e Jasmeen. A destra Fatima, la mamma di Hannae

Più di due settimane senza Hannae e Jasmeen. Dal 30 aprile le due ragazze, di 14 e 16 anni appena, sono scomparse nel nulla, volatilizzate da Pinerolo e mai più ricomparse. E la preoccupazione per la loro sorte aumenta di minuto in minuto.

Fatima e Rashida, mamma e nonna di Hannae, ieri hanno lanciato un nuovo appello alla trasmissione televisiva "Chi l'ha visto?". La 14enne, lo scorso 30 aprile, è uscita di casa per andare a scuola, all'istituto alberghiero di Pinerolo, ma in realtà in aula non ci è mai arrivata. «Sono andata a riprenderla all'uscita - ricorda la mamma - ma lei non c'era». Si è poi appurato che Hannae quella mattina a scuola non è andata. E con lei è scomparsa anche una compagna di due anni più grande, Jasmeen.

Sul fatto che si tratti di una fuga volontaria, non ci sono dubbi. Tornata a casa, Fatima ha trovato un biglietto lasciato dalla figlia: «Mi mancherai mamma». Da quel momento, delle due ragazze non si è più saputo nulla. Cellulari spenti e nessun altro messaggio. Una telefonata, inquietante, però è arrivata: al cellulare, una voce maschile. Quella di un ragazzo che sosteneva che la ragazza si trovava a Torino, in Barriera di Milano: «Ha detto che Hannae stava bene e che non dovevamo preoccuparci». Verità? Un mitomane? Difficile dirlo. Quello che è sicuro è che difficile ipotizzare che due ragazzine possano stare così tanto tempo fuori di casa senza un aiuto, qualcuno che le ospiti e che offra loro un tetto e qualcosa da mangiare. La speranza è che sia qualcuno che lo faccia senza secondi fini, un amico che magari non è cosciente di quello che rischia anche legalmente ospitando due minorenni fuggite da casa. Il timore invece è che possano essere finite nella mani di qualche malintenzionato.

Nel frattempo, Fatima ogni giorno sta passando al setaccio le strade di Torino. E proprio mentre stava cercando la figlia, è rimasta coinvolta in un incidente stradale di cui ancora riporta, ben visibili, i segni sul viso. Ma non è questo a farla piangere disperata: «Hannae mi scriveva sempre, mi diceva sempre tutto - racconta -. Ho paura, voglio dirle solo di tornare da me». «Non puoi stare in strada - prosegue rivolgendosi direttamente alla sua bambina -, non so cosa ti sta succedendo, non so se stai mangiando, se stai male. Per favore torna dalla tua mamma o almeno chiamami, dimmi se stai bene. Ricordati che ti vogliamo bene».

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