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RIVOLI

«I velox non sono a norma». Ma il Comune non li spegne

Gli impianti erano stati installati nel 2011 dalla giunta, allora a guida PD

«I velox non sono a norma». Ma il Comune non li spegne

Gli autovelox fissi di Rivoli in corso Francia, all’altezza dei civici 35 e 88, continuano a funzionare nonostante una determina dirigenziale ne preveda la rimozione. A sollevare il caso è la consigliera comunale Laura Adduce (Lega Salvini Piemonte), che ha presentato una nuova interrogazione al sindaco di Rivoli, Alessandro Errigo, accusando l’amministrazione comunale di immobilismo e mancanza di trasparenza. L’interrogazione porta il titolo emblematico: “Corso Francia: autovelox accesi, politica spenta?”.


Gli impianti di rilevamento automatico della velocità erano stati installati nel 2011 dalla giunta allora a guida Partito Democratico. Da subito oggetto di critiche da parte di una parte della cittadinanza, gli autovelox sono stati spesso percepiti più come strumenti di incasso che come dispositivi di sicurezza.Durante un precedente mandato amministrativo, la stessa Adduce aveva promosso un cambio di strategia in materia di sicurezza stradale, privilegiando la prevenzione rispetto alla sanzione.


Una linea politica concretizzata con la delibera di Giunta n. 331 del 23 dicembre 2021, seguita da un’ulteriore delibera n. 295 del 9 novembre 2023: quest’ultima prevedeva l’ammodernamento degli impianti semaforici lungo Corso Francia e la disattivazione degli autovelox. A rafforzare l’intenzione di procedere con la rimozione era stata, nei mesi successivi, la determinazione dirigenziale n. 683/2024, che disponeva in via formale la modifica contrattuale e la rimozione definitiva dei dispositivi, mantenendo soltanto le telecamere per la lettura targhe destinate a fini di polizia giudiziaria. Non solo. Anche la Prefettura di Torino, interpellata sull’argomento, aveva dato parere favorevole alla rimozione. «Assurdo che Adduce, che è stata sindaco per 5 anni, chieda a me degli autovelox. Può interrogare se stessa. Dove c’è quel velox anni fa c’è morto un ragazzo: i dispositivi restano lì, continueranno a fare il loro lavoro, dissuadendo dalla velocità, perchè nessun altro perda la vita» replica Errigo.

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