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MA perché?

Gli oggetti più strani sequestrati al Salone... «Aveva otto chili di sale in borsa»

La bizzarra testimonianza di una "ragazza ai controlli"

Gli oggetti più strani sequestrati al Salone... Aveva otto chili di sale in borsa
Ai tornelli d’ingresso del Lingotto ragazzi e ragazze chiedono ai visitatori di controllare l’interno degli zaini e delle borse prima di accedere: questioni di sicurezza.
Alcuni oggetti infatti, non possono essere introdotti all’interno del Salone del Libro.
Lo dice anche il regolamento sul sito: niente armi, oggetti infiammabili, o vetro e lattine. Certo però...da nessuna parte è indicato il divieto di introdurre del sale. 
Ma perché portare del sale alla fiera dell’editoria? Se lo chiede anche la “ragazza dei controlli” che ci ha raccontato lo strano episodio.
«Aveva 8 chili di sale in borsa. Quando ho chiesto a quella donna cosa perché lo portasse con sé mi ha solo risposto che le serviva». Sale che ovviamente è stato requisito.
Sul tavolo degli oggetti “vietati”, quelli che restano dentro vasche di plastica grigie.
Coltellini, spray di ogni tipo (allungando gli occhi abbiamo riconosciuto anche una bomboletta grande formato xl di lacca di quella marca con la scritta in oro su fondo marrone, quella che usavano le nonne), deodoranti e profumi, acqua per il corpo di un’altra nota - e carissima - marca, un barattolo di marmellata, o forse miele esaminando meglio il colore.
Vietati al salone anche le bevande alcoliche (però le borracce non sempre le fanno svuotare prima di entrare, alla fine dentro potrebbe esserci qualsiasi cosa), forbici e oggetti da taglio, trombette da stadio, materiale infiammabile (sembra logico ma…) e ancora, fumogeni e caschi. Tra l’altro, secondo il regolamento che si legge sul web, non è previsto nessun punto di restituzione degli oggetti sequestrati all’ingresso.
Ma quindi questo “piccolo” bottino quotidiano, dove va a finire quando termina la kermesse? Dopo averle viste tutte, «non mi faccio più domande», ha ironizzato la ragazza.
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