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L'evento

Settanta piastrelle della legalità nel giardino Impastato: l'iniziativa di bimbi delle scuole e volontari

Alla cerimonia, in occasione dell'anniversario della strage di Capaci, rappresentanti della Circoscrizione 6 insieme all’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda

La posa delle piastrelle della legalità: tredicesima edizione

La posa delle piastrelle della legalità: tredicesima edizione

«Abbiamo chiesto ai bambini cosa fosse per loro la legalità… ne sono uscite settanta piastrelle». Così Valeria Sangiorgi, da trent’anni attiva nell’associazione culturale Centrodonna, racconta, insieme a Laura Tori, l’iniziativa giunta quest’anno alla sua tredicesima edizione. Un progetto che ha letteralmente piastrellato parte di corso Vercelli e del giardino Peppino Impastato, nel quartiere Barriera di Milano, con oltre quattrocentocinquanta “mattonelle d’arte” ispirate alla legalità. Fatte in parte dai bambini delle scuole Levi e Abba, in altra parte da alcuni volontari che li hanno aiutati nell’esecuzione. «Volevo riuscire a trasformare il concetto di legalità in un segno grafico. Bisogna preparare i ragazzi», prosegue Valeria Sangiorgi.

La posa è avvenuta ieri mattina sui gradoni del giardino Impastato: una data e un luogo fortemente simbolici. L’anniversario - il trentatreesimo - della strage di Capaci e l’area intitolata all’attivista assassinato dalla mafia. «Sono stati colpiti uomini dello Stato, ma anche gente normale, come Impastato. Perché cercava la verità, e alla mafia la verità fa paura», ha ricordato Rocco Larizza, rappresentante dell’Anpi Provinciale Torino.

All’evento hanno partecipato rappresentanti passati e presenti della Circoscrizione 6: il presidente Valerio Lomanto (Lega), i coordinatori Rocco Zito (FI) e Fabio Vambai (M5S), le ex presidenti Nadia Conticelli (Pd, oggi consigliera regionale) ed Eleonora Artesio. E per la Giunta l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda.

 

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