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IL FATTO

Bimbi in mezzo al crack, la mamma: «Non torno. Per loro è meglio così»

Il retroscena del dramma che ha scosso il quartiere Parella: i piccoli, 2 e 4 anni, sono stati trovati soli in casa

Bimbi in mezzo al crack, la mamma: «Non torno. Per loro è meglio così»

La casa di via Carrera, dentro

La mamma che ha lasciato i suoi bambini da soli è scomparsa. E a conoscenti e amici ha confidato: «Ho visto gli articoli su internet e ho deciso di non tornare più. Credo che sia meglio così anche per i miei figli».
Passano le ore e il quadro che emerge a proposito del dramma dei bimbi di 2 e 4 anni e mezzo lasciati soli, tra immondizia e pipette per fumare, si fa sempre più scuro. Bambini che, visitati al Regina Margherita, sono risultati positivi al crack. Figli di padri diversi che non li avrebbero mai riconosciuti, probabilmente sono venuti a contatto con la droga solo di recente visto che, se fossero stati positivi alla nascita, l’ospedale avrebbe avvisato subito i servizi sociali.
In quel bilocale di 35 metri quadri al pian terreno di via Carrera 63/bis la polizia è arrivata per la prima volta giovedì sera: è stato il padrone di casa a chiamare il 112 perché voleva identificare le persone presenti. Da settimane cercava Daniela, la mamma 25enne che ha abbandonato i suoi bambini. Nonostante non fosse lei l’intestataria del contratto di locazione ma sua mamma, la nonna dei bimbi (che anche lei ora risulta irraggiungibile): «I vicini mi parlavano di un via-vai di uomini nell’appartamento - riferisce il proprietario -. E da mesi non ricevevo più l’affitto. Così sono andato di persona per chiudere la questione in maniera civile: avrei chiesto a Daniela di andarsene, dicendole di trovarsi un altro posto».

Ma quando è arrivato in via Carrera, ha trovato all’interno della casa un ragazzo che «badava ai bambini: la mamma non c’era, la nonna neppure». Daniela è tornata poco dopo, in pessime condizioni. E poco dopo sono arrivate le volanti della polizia. La 25enne non ha voluto farli entrare con la scusa che c’era «troppo caos». E la casa, effettivamente, era in condizioni terribili. Sul comodino in camera da letto, al posto di una tradizionale foto di famiglia, c’era tutto l’occorrente per fumare, dalla stagnola alla bottiglia di plastica. In terra cenere e pannolini sporchi, in cucina una montagna di piatti da lavare, avanzi e insetti. E la polizia non è entrata.


Il giorno dopo, Daniela attendeva i servizi sociali. Un appuntamento programmato da quando una conoscente aveva segnalato la situazione dei bambini, mai visti dal pediatra e mai entrati in un asilo nido o in una scuola materna. Per questo è stato aperto un fascicolo per la limitazione della responsabilità genitoriale.
Ma la donna, la mattina dopo, in via Carrera non si è più fatta trovare. E l’assistente sociale ha chiamato il 112 perché sentiva i bambini piangere. E, a metterli in salvo, sono arrivati carabinieri, vigili del fuoco e ambulanza: «Non è la prima volta che lasciava i figli a casa - racconta una signora che vive allo stesso civico - Ogni tanto uno di quegli uomini, che entravano e uscivano da casa sua, forse faceva da babysitter. Non si capiva più nulla al pian terreno, chi ci vivesse e chi no». Di certo c’è che quella giovane mamma era rimasta senza lavoro e viveva con il reddito di inclusione, che poi usava per comprare la droga: «Prima serviva in una mensa. Poi da quando è stata licenziata era intrattabile. Sua madre vive in zona Lucento con il compagno e ultimamente qui non ci veniva molto. I piccoli erano tranquilli, i rumori da quell’appartamento venivano dagli adulti, mettiamola così, se sei senza soldi e devi drogarti in qualche modo devi pur pagare....Ultimamente sentivamo anche un cane abbaiare».

Il proprietario dell’alloggio è disperato: «Non riesco a mettermi in contatto né con Daniela né con la mamma. Tra l’altro, la ragazza è ancora residente in un altro alloggio in via Fabrizi».
Al bar di quartiere sono tutti scossi per le notizie sul giornale: «Non dava confidenza a nessuno, ma la vedevamo passare con gente poco raccomandabile. Forse è nascosta a casa del suo pusher».
I carabinieri del Nucleo Radiomobile, intervenuti venerdì, hanno denunciato Daniela per abbandono di minori. E la stanno cercando ovunque, anche se lei ha detto che non vuole più tornare e che «è meglio anche per i bimbi». Per cui ora sono stati affidati a un’altra famiglia ed è iniziata la procedura di adottabilità.

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