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IL FATTO

Via Po festeggia, e Lo Russo ringrazia i cittadini “tolleranti”

Al termine dei lunghi lavori di via Po lanciata anche la candidatura ufficiale di Torino a capitale della cultura 2033: cultura ed Europa dietro le progettualità

Via Po festeggia, e Lo Russo ringrazia i cittadini “tolleranti”

Il taglio del nastro in via Po

“Grazie a chi ha tollerato i disagi, a chi ha patito la polvere”. Il primo cittadino di Torino Stefano Lo Russo saluta così i tantissimi cittadini riversi su via Po, tutta pedonale. Uno spettacolo a dir poco insolito con tavolate sulle lose su cui solitamente si affollano auto e tram e folle di pedoni che si riappropriano della strada. “Via Po così, senza auto e con le persone, non l'avevo mai vista. Noi sentiamo sulle spalle la responsabilità di questa grande trasformazione”, continua il sindaco.
L’occasione, infatti, è un taglio del nastro simbolico, che segna la fine di due anni di cantieri disseminati qua e là tra la via che collega piazza Castello con la Gran Madre, conclusi con la pulizia straordinaria dei portici - non senza qualche piccola polemica sulle modalità di riverniciatura dei pilastri (da 300mila euro circa). Un intervento che nel complesso ha richiesto circa 5,5 milioni di fondi Pnrr. Ma non solo.

Oltre alla festa di vicinato - per cui sparse per la città 92 iniziative -, il nastro inaugura anche il percorso di candidatura di Torino a capitale della cultura 2033. Lo ha ricordato il direttore responsabile Agostino Riitano: “Torino in questo momento ha tanto da dire per l’Europa. Può essere il posto per sperimentare pratiche culturali che rafforzeranno i legami europei.” E via Po, in questo, è forse uno dei luoghi più evocativi in cui ribadirlo. Tra le sale del caffè Fiorio, Cavour giocava partite importanti per la storia unitaria del nostro paese. Nella libreria antiquaria Bourlot si diffondeva il sapere di mostri della letteratura internazionale, da Luigi Pirandello a Natalia Ginzburg.

“Da qui sorgerà una delle più belle biblioteche. Diciotto biblioteche rifunzionalizzate, novanta scuole. La cultura è uno straordinario veicolo di sviluppo e promozione della città. Cultura e Europa stanno dietro questa progettualità”, commenta così Lo Russo il gran disegno di Torino a capitale cultura del 2033. All'inaugurazione presenti le associazioni di categoria, che invitano a prestare attenzione al mondo del commercio. Come la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa, che ha ribadito “la sofferenza dei commercianti nel corso dei lavori e l'importanza della sicurezza, in una via così storica”. Ma anche Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti, che lancia un appello: “vogliamo si più cantieri, ma anche più commercianti, soprattutto con l'arrivo di una nuova linea metro. Attenzione a tutelarli”, ammonisce. Presenti anche il presidente di Camera di Commercio Dario Gallina e dell’associazione commercianti di via Po Alessandro Chiales.

In rappresentanza dell’Amministrazione gli assessori Paolo Chiavarino (Commercio) e Chiara Foglietta (Viabilità), direttamente coinvolti negli interventi di via Po: “È stato un gioco di squadra e di complessa coordinazione per mantenerne la percorribilità”, spiegano. A salutare il sindaco ci sono anche Manuel Miranda e Lojain Amer, rispettivamente presidente e sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi. “Non ci eravamo ancora incontrati. Il sindaco ha detto che ci ha seguiti e ci va invitati in Sala Rossa il prossimo 28 maggio”, racconta la giovane Lojain, sindaca italo-egiziana. Con l'occasione alla Giunta saranno presentate le sei raccomandazioni provenienti dal Consiglio “junior”.

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