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L'incontro
26 Maggio 2025 - 22:59
Dagli «ambientalisti talebani» alle «borseggiatrici che fanno un uso blasfemo e utilitaristico della gravidanza». Fino ai «figli di papà che escono da luoghi putridi noti come centri sociali e aggrediscono le forze dell’ordine, come quei soggettini di Askatasuna»: il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ne ha per tutti mentre parla alla platea di Fratelli d’Italia, che ha organizzato il convegno “Giustizia è sicurezza” (ieri sera all’hotel Principi di Piemonte). E a tutti questi “bersagli” promette: «Sono l’Italia che non ci piace: il Centrodestra è contro di loro e dalla parte di chi lavora, si impegna e genera figli».
Il sottosegretario è l’ospite d’onore dell’incontro promosso dal coordinamento regionale di Fdi, con Fabrizio Comba a fare gli onori di casa e il capo dipartimento Marco Porcari a introdurre i punti salienti della riforma della Giustizia promossa dal governo Meloni: «Giorgia è il leader di riferimento a livello europeo - presenta il coordinatore regionale subito dopo l’inno d’Italia, che risuona all’apertura del convegno - Stiamo mettendo ordine ma a Torino ci sono zone abbandonate da troppo tempo all’illegalità. Ora noi invertiamo il paradigma, mettendo prima i cittadini e le forze dell’ordine».
Poi è Delmastro a prendersi il palco: «È di tutta evidenza che a Torino c’è un’emergenza sicurezza, come in molte metropoli d’Italia - riflette davanti, tra gli altri, al presidente del Consiglio regionale Davide Nicco, alla vice presidente della Regione Elena Chiorino, all’assessore Maurizio Marrone, al senatore Lucio Malan e alla deputata Augusta Montaruli - Mi fa piacere dire agli anziani torinesi che non devono più preoccuparsi che, se vanno in ospedale, si trovano la casa occupata al ritorno. Perché, se succede, le forze dell’ordine gliela restituiscono e gli occupanti finiscono nel sottopassaggio».
Allo stesso modo, grazie alla possibilità di arrestare le donne incinte, «vengono tutelate le mamme torinesi che prendono la metropolitana per portare i figli a scuola e non le madri che la prendono per borseggiare». E «garantiamo che verrà arrestato quelli che bloccano il treno perché glielo dice Madre Natura come se fossero degli psicopatici, a tutela di chi prende il treno per andare a lavorare e studiare. Ci dicono che il Dl Sicurezza è un Dl liberticida? No, è Dl Normalità».
Il sottosegretario prosegue parlando della riforma della giustizia aggiunge: «I magistrati sono contrari alla separazione delle carriere ma fanno un processo alle intenzioni come nell’Unione sovietica: è evidente anche un bambino che due Csm offrono il doppio delle garanzie. La realtà è che la riforma ha effetto devastante sul potere delle toghe rosse, cioè i magistrati che ci impediscono di sigillare i confini anche se abbiamo vinto le elezioni. Gli stessi che dicono che Giorgia Meloni è un pericolo per la democrazia solo perché non ha inchieste o scheletri nell’armadio. Ma sappiamo che la sinistra, passata dallo Ius Soli allo Ius Salis, perde sempre e tenta la scorciatoia giudiziaria. Invece noi facciamo quello che ci chiede il popolo italiano: vogliamo una giustizia giusta e che non faccia più politica».
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