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IL FATTO
27 Maggio 2025 - 12:30
La Corte di Appello di Torino ha respinto il reclamo presentato da PSA Italia contro l’ordine del tribunale che imponeva alla società di intervenire sulle inadempienze relative alla campagna di richiamo delle vetture Citroën C3 e DS3, dotate di airbag difettosi. Il procedimento era stato avviato da Codacons, Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi, che hanno accolto con favore la decisione dei giudici. In una nota congiunta, le tre associazioni hanno affermato che la Corte ha “sconfessato su tutta la linea la difesa di PSA Italia”. “Ora – aggiungono – la società dovrà attenersi a quanto stabilito dal tribunale”. Il caso coinvolge circa 190.000 veicoli prodotti tra il 2009 e il 2019. Le associazioni dei consumatori avevano promosso un’azione inibitoria presso il Tribunale di Torino, contestando carenze nella gestione della campagna di richiamo. In primo grado, l’11 ottobre dello scorso anno, il tribunale aveva ordinato a PSA Italia di adottare una serie di misure, comprese azioni migliorative sotto il profilo dell’informazione agli utenti. Sebbene PSA Italia sia responsabile della distribuzione e non della produzione dei veicoli, la Corte di Appello ha ritenuto questa circostanza “irrilevante” rispetto agli obblighi imposti.
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