Cerca

Ambiente

Torino e oltre: sulle tracce dei giganti verdi d’Italia

Dal maestoso platano della Tesoriera ai colossi secolari di Palermo e dell’Etna: un viaggio tra gli alberi monumentali più affascinanti del Paese, tra natura, storia e leggende.

Torino e oltre: sulle tracce dei giganti verdi d’Italia

Passeggiare all’ombra dei giganti verdi d’Italia è oggi più semplice grazie a una mappa online interattiva realizzata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf). Sono ben 4.655 gli alberi censiti, appartenenti a 252 specie diverse, distribuiti lungo tutta la penisola. Veri e propri monumenti naturali, questi esemplari rappresentano una memoria viva della storia, della cultura e della biodiversità italiana.

Questa guida geolocalizzata, accessibile da smartphone e computer, è uno strumento utile per esperti di botanica, viaggiatori e curiosi, permettendo di scoprire alberi secolari e spettacolari come querce, sequoie, pini e ficus.

Con Decreto dipartimentale prot. n. 5450 del 19/12/2017, è stato approvato l'Elenco degli alberi monumentali d'Italia. Questo elenco contiene tutti quegli alberi o sistemi omogenei di alberi il cui iter amministrativo di iscrizione è completo. Il totale delle iscrizioni di questo primo elenco è di 2.407 alberi o sistemi omogenei.

Considerando anche le variazioni per perdita o deperimento degli alberi, il numero complessivo aggiornato di alberi monumentali o sistemi omogenei iscritti ammonta a 4.655 patriarchi verdi.

A Torino, il “nonno” della Tesoriera

Nel quartiere Parella, a Torino, si trova Villa Tesoriera, circondata da un amato parco pubblico. Qui cresce un platano monumentale, affettuosamente chiamato "il nonno". Alto oltre 25 metri, con una circonferenza del tronco di oltre 7 metri, è un albero che domina il paesaggio da oltre due secoli. Il suo fruscio racconta storie antiche, offrendo un luogo perfetto per una sosta contemplativa.

La sequoia sopravvissuta a Longarone

In provincia di Belluno, vicino al centro di Longarone, si erge una sequoia gigante piantata nel XIX secolo. Alta circa 30 metri, ha un passato segnato dal dolore: fu l’unica a resistere alla tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963, che causò la morte di quasi duemila persone. Considerata un simbolo di speranza, è conosciuta localmente come la “pianta santa”.

A Roma, tra memoria e silenzio

Tra i quartieri Parioli e Flaminio, a Roma, si estende il Parco della Rimembranza, nato nel 1924 per ricordare i caduti della Prima guerra mondiale. Oltre 6.000 alberi commemorano i soldati con targhette individuali. Tra questi spicca un pino monumentale dalla forma inclinata, che sembra allungarsi verso la città. Un luogo dove natura e memoria si intrecciano in un’atmosfera di pace e raccoglimento.

Il Ficus maestoso di Palermo

Nel cuore di Palermo, in piazza Marina, all’interno del Giardino Garibaldi, si trova un Ficus macrophylla piantato attorno al 1863. Alto più di 30 metri, con una circonferenza superiore ai 20 metri, è celebre per le sue radici aeree che si trasformano in colonne naturali. Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, è stato proclamato albero simbolo dell’unificazione nazionale.

Il leggendario castagno dell’Etna

Sulle pendici dell’Etna, nel comune di Sant’Alfio (Catania), cresce il celebre Castagno dei Cento Cavalli. Il nome nasce da una leggenda medievale, secondo cui la regina Giovanna I d’Aragona trovò riparo sotto la sua chioma con il suo seguito di cento cavalieri. Con una chioma che supera i 100 metri di diametro e un tronco che si è suddiviso in più fusti, è oggi uno dei Luoghi del cuore del FAI e una delle attrazioni botaniche più visitate d’Italia.

La mappa degli alberi monumentali: un patrimonio da vivere

La mappa digitale del Masaf non è solo uno strumento di navigazione: è un invito a esplorare un patrimonio naturale e culturale radicato nel tempo. Ogni albero racconta una storia, testimonia un’epoca e custodisce una parte della nostra identità collettiva. Pianificare un itinerario tra questi colossi silenziosi è un modo per riscoprire l’Italia attraverso le sue radici più profonde.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.