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Il Borghese

Torino, pugno duro sui dehor ma in piazza c'è una tendopoli

Qualche domanda a Questura e Sovrintendenza sul caso di Piazza San Carlo

Torino, pugno duro sui dehor ma in piazza c'è una tendopoli

Facciamo i conti con una domanda interessante: chi dovrebbe curarsi che in piazza San Carlo, nel salotto buono di Torino, spunti una sorta di tendopoli animata da ragioni politiche? «Siamo autorizzati» dicono i ProPal che hanno sistemato il loro presidio, peraltro “itinerante” nelle varie piazze dal centro. «Autorizzati» significa che hanno chiesto il permesso alla Questura, che a quanto pare non ha ravvisato turbative all’ordine pubblico o violazioni della morale (sono le condizioni di legge). Ma in Questura avevano capito che sarebbero state messe delle tende?

A questo punto, poiché si tratta di decoro urbano o che altro, toccherebbe per caso al Comune? O alla Sovrintendenza? Parliamo della stessa piazza dove sono stati mandati i vigili urbani per rimuovere uno striscione contro il presidente del Toro - esposto dal balcone di un privato cittadino, peraltro - perché non in linea con le norme sul decoro urbano.

Inoltre, il gruppetto in questione dovrebbe essere il medesimo che si era accampato sotto le finestre di Palazzo Civico, finché una sera sono arrivati degli agenti in borghese a intimare loro di andarsene. Quindi, sotto il Comune non va bene, mentre nella piazza più centrale di Torino, meta di turisti, si può fare? Medesima piazza dove gli esercenti devono rispettare al millimetro le norme sui dehor, tanto da non poter manco mettere una fioriera. Diamo atto che almeno i vigili del fuoco - qualcuno li avrà mandati - hanno rimosso la bandiera appesa al monumento...

Ma in fondo perché scandalizzarci per una tendopoli, quando via Roma è ancora e sempre un unico lungo accampamento di senzatetto e di sedicenti mendicanti? Ne parleremo ancora... Questo è certo.

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