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Valter va in pensione, a Torino nord nessuno ripara più tv: «Un mestiere in estinzione»

Dopo 43 anni passati ad aggiustare televisioni, radio e telecomandi in corso Vercelli, Pastrone lascia l'attività

Valter Pastrone, 62 anni, va in pensione dopo 43 anni passati a riparare tv

Valter Pastrone, 62 anni, va in pensione dopo 43 anni passati a riparare tv

In negozio conserva vecchie tv col tubo catodico. «Non le butto via, sono un ricordo, a volte arrivavano le produzioni a chiederle in prestito per girare i film». Le tv, Valter Pastrone le ha riparate per una vita. Per ben 43 anni, visto che ne aveva solamente 19 quando aveva iniziato a lavorare nel negozio di corso Vercelli 226, zona Rebaudengo. Adesso, Valter di anni ne ha 62 (ne compirà 63 a dicembre) e quello di ieri è stato il suo ultimo giorno di lavoro dietro al bancone del negozio. Ora, lo attende la pensione.

Per i suoi affezionati clienti, la fine della sua attività è quasi un dramma. A Torino nord, infatti, un negozio come il suo non c’è e quindi chi dovrà far riparare la televisione, la radio o il telecomando dovrà fare qualche chilometro in più. Un problema, specialmente per gli anziani della zona, che in Valter hanno sempre trovato non solo un riparatore di tv e radio, ma anche un fidato consigliere. «Molti entravano in negozio e domandavano: “Valter, devo comprare un televisore, quale mi consigli?”. Oppure andavo a casa dei clienti - rivela - perché non vedevano i canali della tv. Ma ora è tempo di lasciare, il mio ormai è un mestiere in via di estinzione, ci sono i centri di assistenza». Il mestiere, quando Valter era giovane, era molto diverso da quello attuale. «C’erano le prime tv a colori e bisognava fare dei corsi, perché quegli apparecchi erano una novità. In 43 anni ho vissuto praticamente tutti i cambiamenti. Ho iniziato a lavorare ancora con le vecchie televisioni in bianconero, poi sono arrivati internet e le tv al plasma».

Prodotti sempre più tecnologici, al punto che le riparazioni si sono fatte sempre più rare. «Aggiustavo il 100% o quasi dei televisori, oggi ne aggiusto il 30%. Pannello e scheda madre costano più della tv, per cui la gente compra un nuovo apparecchio. Ho fatto tanti corsi, in questo lavoro se ti fermavi un anno, era finita». Adesso, con buona pace dei clienti, Valter si ferma per davvero.

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