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IL FATTO

Ferrante Aporti, la direzione replica all’interrogazione parlamentare: “Nessuna discriminazione o irregolarità”

“Assegnazioni compatibili con lo stato di gravidanza, nessuna violazione delle regole e buoni pasto regolarmente distribuiti”

Ferrante Aporti, la direzione replica all’interrogazione parlamentare: “Nessuna discriminazione o irregolarità”

Dopo la recente interrogazione parlamentare sulla situazione del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, la direzione dell’istituto ha replicato attraverso il Quotidiano del Ministero della Giustizia, respingendo le accuse di discriminazione e irregolarità nei confronti del personale. In particolare, la nota chiarisce che non risultano comportamenti discriminatori nei confronti di agenti donne in gravidanza, che –sarebbero state adibite a compiti incompatibili con il loro stato. Le lavoratrici coinvolte, si legge nel comunicato, sono state invece assegnate al servizio di portineria, un’attività non definibile come “operativa”. Sul tema dell’utilizzo del cinturone da parte delle agenti incinte, la direzione sottolinea che non esistono divieti specificicontroindicazioni sanitarie note, soprattutto nei primi mesi di gravidanza.

Rispetto alla segnalazione riguardante un’agente incinta presumibilmente impiegata in servizi di traduzione detenuti, l’istituto afferma che, allo stato degli accertamenti, tale circostanza non risulta confermata. Tuttavia, in contesti eccezionali – come rivolte o eventi critici – potrebbero essere avvenute deroghe temporanee all’ordinaria organizzazione interna, dettate dalla necessità di garantire l’ordine, la sicurezza e la tutela del personale. Infine, la direzione smentisce anche le notizie su presunte erogazioni indebite di buoni pasto a personale non avente diritto: “Non risultano irregolarità in merito”, si legge nella nota.

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