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LA FESTA
02 Giugno 2025 - 14:14
Bandiere tricolore sventolate in aria e le voci unite in unico coro, mentre le note dell'inno mameliano riempivano la piazza. Così Torino ha accompagnato l'alzarsi delle bandiere, italiana, europea e della Città, nel 79esimo "compleanno" della Repubblica italiana. La tradizionale cerimonia in piazza Castello è stato un momento di grande partecipazione, che ha visto riuniti cittadini, autorità civili e militari e istituzioni, in un clima di orgoglio e riflessione sui valori fondanti della nostra Costituzione.
A sottolineare il significato profondo della giornata, il sindaco Stefano Lo Russo ha ricordato l’importanza della ricorrenza per tutti gli italiani, con un pensiero rivolto in particolare alle forze armate impegnate nel mondo a difesa della pace e della democrazia. «In un momento storico così complicato – ha dichiarato Lo Russo – risuonano forti le parole del presidente Mattarella, un monito per promuovere la cultura della pace e del dialogo, cifra caratterizzante della nostra Repubblica».
La cerimonia dell’alzabandiera è stata accompagnata dalla Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale di Torino, che ha intonato l’Inno Nazionale mentre le forze dell’ordine rendevano onore al tricolore. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, il prefetto Donato Carfagna ha consegnato quattro onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana”, riconoscendo l’impegno civico di personalità di spicco del territorio. «Viva il 2 giugno, viva la Repubblica, viva l'Italia», ha concluso.
Tra i premiati spiccano il rettore dell’Università di Torino, Stefano Geuna, nominato commendatore, la presidente dell’Ascom torinese Maria Luisa Coppa e suor Giuliana Galli, fondatrice di Mamre, entrambe insignite del cavalierato. La cerimonia di consegna delle onorificenze è proseguita nell’Aula Magna della Scuola Ufficiali dell’Esercito, alla presenza delle autorità cittadine.
Non sono mancati momenti di protesta: tra le vie limitrofe al centro, un corteo con la bandiera della Palestina è stato bloccato proprio all'entrata dello spazio commemorativo per evitare tensioni. A guidare il gruppo, un cartello che recitava: «No alla Repubblica della guerra».
Le celebrazioni si concluderanno nel tardo pomeriggio, sempre in piazza Castello, con la cerimonia dell’ammainabandiera, alla presenza dell’assessore Marco Porcedda.
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