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la commemorazione

Piazza San Carlo, la figlia di Marisa Amato: «Papà mi telefonò e mi disse "Sto morendo, corri"»

Il ricordo di Viviana D'Ingeo, figlia di una delle due vittime: «Non ero in quell'evento e non sarò in nessun altro evento per tutta la mia vita»

Viviana D'Ingeo, figlia di Marisa Amato, con il sindaco Stefano Lo Russo

Viviana D'Ingeo, figlia di Marisa Amato, con il sindaco Stefano Lo Russo

«Non ero in quell'evento, non sarò in nessun altro evento per tutta la mia vita. Questo è poco ma sicuro». Parole pronunciate questa mattina, martedì 3 giugno, da Viviana D'Ingeo, figlia di Marisa Amato, una delle due vittime (l'altra è Erika Pioletti) della tragedia di piazza San Carlo del 3 giugno 2017, la sera della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. Viviana D'Ingeo ha incontrato il sindaco Stefano Lo Russo, nel giorno in cui la Città ha ricordato quella drammatica notte di otto anni fa ponendo una corona di fiori davanti alla targa posta in memoria di Marisa ed Erika. Presente anche l'ex prima cittadina Chiara Appendino, oltre al procuratore generale Lucia Musti, al prefetto Donato Cafagna, all’assessore regionale Andrea Tronzano e agli assessori comunali Carretta, Chiavarino e Foglietta.

Viviana D'Ingeo ricorda nitidamente quella drammatica sera, anche se non era presente in piazza San Carlo. «Il ricordo è nitido e terribile perché sono stata informata dei fatti con una telefonata di mio papà in cui mi diceva: "Sto morendo, corri a salvarmi". Cosa è cambiato dopo otto anni? La situazione è migliorata dal punto di vista della sicurezza. Spero che queste commemorazioni servano per ricordare non solo mia madre ed Erika Pioletti, ma anche per ribadire che gli eventi devono essere organizzati come si deve».

«Questa è una tragedia ancora viva nella memoria della nostra città. Il ricordo delle vittime - ha detto il sindaco Lo Russo - è doveroso e ha segnato la città di Torino. Siamo qui per rendere omaggio alle persone scomparse. Sul resto c'è una vicenda giudiziaria sui risarcimenti danni, che sono seguiti da tribunali e assicurazioni. Oggi è il giorno del ricordo».

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