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Il caso arriva in Comune

Torino, nozze con il cantiere di Fiat: la rabbia degli sposi

Alla Gran Madre stanno per partire i lavori sponzorizzati dal brand di Stellantis

Torino, nozze  con il cantiere di Stellantis: la rabbia degli sposi

Attendevano ansiose le foto spettacolari sui gradoni del solenne Tempio della Gran Madre di Dio, ma al suo posto potrebbero trovarsi la nuova Grande Panda. Con i complimenti di John Elkann. Sono circa trenta le coppie che da fine giugno a ottobre hanno promesso di dirsi sì nella chiesa neoclassica del precollina, ma a cui poco più di due settimane fa la Parrocchia ha dovuto comunicare la notizia poco gradita. «Inizieranno i lavori, per il vostro matrimonio ci saranno le impalcature». La data, ancora ufficiosa, sembra essere proprio la festa del Santo Patrono, il prossimo 24 giugno (anche se affinché i lavori possano effettivamente partire si attende la delibera in Giunta).

 

Una scoperta inattesa che oltre a fare indispettire i giovani presto sposi, ha spinto a cercare - in quattro e quattr'otto - una “chiesa di riparazione”, visto il poco preavviso, quasi impossibile da trovare. Anche se la Gran Madre, infatti, rimarrà aperta e accessibile, la sua facciata sarà “occupata” dai teli dell’impalcatura. «Ci siamo mossi con largo anticipo perché volevamo appositamente la Gran Madre, che non ha eguali in città.  Adesso sia le statue che gran parte della facciata saranno coperte», si sfoga uno degli - a luglio - sposi.

A peggiorare la situazione, infatti, la maxi sponsorship Fiat, che ha finanziato il progetto di restauro della chiesa - tramite la One Srl - con 1 milione e 14 mila euro. Il 60 per cento della superficie della facciata, così, sarà destinato alla pubblicità e sulla Gran Madre potrebbe capeggiare a breve proprio la Grande Panda, made in Kragujevac.

«L’avevamo prenotata dall’anno scorso, il preavviso è troppo poco. Siamo rimasti senza parole. Così non sembrerà neanche una chiesa», aggiungono Mirella e Fabrizio, sposi a settembre.

 La decisione, insomma, ha lasciato a dir poco perplesse le coppie che avevano già pianificato nei minimi dettagli il loro grande giorno. «Non si poteva fare altrimenti - replica don Paolo Fini, parroco alla Gran Madre -. Da una parte siamo dispiaciuti per le coppie, ma dall'altra una cosa bella che si siano trovate le risorse per questi interventi che dovevano essere fatti da tempo».

 Il rifacimento del pronao dalla solenne iscrizione dedicata al ritorno del re, è una vera e propria opera d'arte, la cui buona manutenzione non è cosa di poco conto. Motivo per cui Don Paolo Fini da tempo chiede chi vuole visitarla paghi un biglietto di ingresso, come a Firenze. «Della Fiat sul telaio delle impalcature? Non ci hanno detto niente, dal Comune ci hanno assicurato rispetteranno il valore storico e culturale del monumento».

Ma per il momento gli sposi imminenti vorrebbero sapere, tramite l'interpellanza depositata dalla capogruppo FI Federica Scanderebech, in discussione lunedì prossimo, se almeno si potrà aspettare la fine dell'alta stagione o se il loro destino sia davvero quello di essere “oggi sposi con le impalcature Fiat”.

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