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Il Borghese
28 Maggio 2025 - 05:50
Torino festeggia San Giovanni (Agnelli) in musica. I festeggiamenti del patrono, infatti, come avevamo scritto una decina di giorni fa, saranno sponsorizzati dal brand Fiat, per spingere la Grande Panda. Ossia un’auto non prodotta in Italia. Come la vediamo? Finalmente gli Elkann/Agnelli si ricordano della propria città, oppure il rischio di una beffa bruciante? E perché io temo la seconda? Andiamo in ordine.
L’annuncio ufficiale è arrivato ieri, con una nota stampa del Comune e una di Fiat. Shaggy, ricordato da qualcuno per il tormentone Boombastic, sarà la star del concerto gratuito in piazza Vittorio Veneto la sera del 24 giugno. Questo perché l’artista americano, per celebrare i trent’anni del suo tormentone, è il testimonial della Fiat Grande Panda con la nuova versione “Pandastic”. Quindi, Stellantis spinge sul marketing e il Comune di Torino risolve uno dei suoi annosi problemi: i fondi per la festa.
La celebrazione del patrono, con tanto di spettacolo pirotecnico, costa alla Città circa 600mila euro. Quest’anno l’agenzia Friends and Partners, che cura l'organizzazione, ha proposto all’amministrazione comunale una sponsorizzazione, pervenuta nell’ambito del bando per le sponsorizzazioni alla Città del Gabinetto del Sindaco, per un valore di 1 milione e 400mila euro. La commissione apposita l’ha ritenuta valida e ha dato il via libera. La sponsorizzazione è del partner: ossia Fiat.
«La festa del patrono è sempre molto sentita e quest’anno sarà ancora più bella» commenta il sindaco Stefano Lo Russo: certo, perché il concertone sarebbe stato fuori portata. E con quel milione e 400mila euro ci si paga Shaggy, i fuochi d’artificio, tutti gli eventi correlati, il dispositivo di sicurezza e si ottiene, in aggiunta, i ragazzi di Amici - Fiat Grande Panda è partner anche del talent show - e la trasmissione, non in diretta, su Canale 5. Un discreto affarone, verrebbe da dire.
John Elkann, che è nato a New York, è comunque residente a Torino, la definisce la sua città: ed è un “Giovanni” (John) come suo nonno l’Avvocato. Ed è una buona notizia che si impegni per la sua città (al di là dello stadio della Juve), forse colpito dai sonori fischi rimediati quando è comparso in tribuna alle Atp Finals... Primo segno che qualcosa sarebbe cambiato nell’atteggiamento?
«Fiat non perde occasione per rafforzare il suo legame con Torino» dicono dal Gruppo. In gergo tecnico si definisce “brandwashing” quando un’azienda ripulisce la reputazione di un marchio “sposando” qualche causa sociale. In questo caso il brand è John Elkann stesso, che fra la crisi Stellantis e le disgraziate vicende giudiziarie dell’Eredità Agnelli ha preso duri colpi. E chissà che non sia l’occasione di vedere accanto a lui (e al sindaco) il nuovo ceo di Stellantis, magari l’italiano Antonio Filosa. Così che si possa avere qualche lume sul futuro di Mirafiori...
Ché in casa Stellantis hanno deciso di rimandare quell’ambizioso piano di completa elettrificazione della gamma entro il 2030 - il progetto Fiat 500 Ibrida in produzione da novembre lo dimostra -, ma per Torino c’è un piano che si chiama Mirafiori Automotive Park 2030. Sbianchettiamo la data?
Per il bene dell’immagine di tutti, sarà da augurarsi che quella settimana, quel giorno con la Fiat Grande Panda costruita in Serbia, Mirafiori - che dipende solo dai pochi ordini della Fiat 500e - non sia in cassa integrazione... Ma che importa? Avremo i fuochi d’artificio. Restate sintonizzati, ne parleremo ancora.
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