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Automotive
22 Maggio 2025 - 12:50
Aprile continua a essere un mese positivo per Stellantis, nonostante la solita altalena in Borsa. Il Gruppo è tornato a crescere come quota di mercato, soprattutto grazie alle ibride. La nuova strategia, dunque, sta funzionando? Nei risultati, però, è Fiat a essere penalizzata (in attesa di Grande Panda).
Secondo quanto comunica il Gruppo, per la prima volta da inizio anno, Stellantis ha aumentato la sua quota sul mercato totale UE30 raggiungendo il 17,3% delle vendite in aprile (+0,1 rispetto aprile 2024). Due modelli sono nella Top Ten delle vendite, Citroën C3 e PEUGEOT 208, mentre la Citroën ë-C3 si guadagna il podio del segmento B BEV. A metà maggio gli ordini hanno superato il milione di unità, con Citroën C3/Aircross che da sola sfiora le 100.000 unità e PEUGEOT 3008 con circa 50.000.
"Inoltre Stellantis - spiega una nota - conferma la leadership nelle vendite di vetture ibride con una quota del 15,1%, in crescita di 4,7 punti rispetto all'anno prima. Peugeot è il marchio che cresce più di tutti su questo mercato e raggiunge il quarto posto in classifica. Ottima anche la performance sul mercato totale dei Veicoli Commerciali: Stellantis Pro One in aprile si conferma al numero 1 col 31,1% di quota".
In Italia è la Jeep Avenger il suv più venduto, mentre in Germania Stellantis registra una crescita dei volumi del 9,9% nel segmento dei veicoli passeggeri e del 6% sul mercato totale, mentre la Opel Corsa si conferma city car #1 sia in aprile che sul totale anno. Non c'è Fiat, in questa cavalcata: ad aprile, infatti, la produzione della Fiat 500e era ferma, per consentire la predisposizione delle linee della Fiat 500 Ibrida a Mirafiori (da cui sono già uscite le prime di pre-serie).
"Da evidenziare - precisa però Luca Napolitano, coo di Stellantis - la performance di Alfa Romeo in Italia (miglior mese degli ultimi 5 anni, + 43% vs. Aprile 2024) e Francia, dove si è affermata tra i brand premium con i migliori risultati. Il ritorno a una performance positiva in termini di quota mercato ci indica che siamo sulla strada giusta per recuperare il terreno perduto"
Altalena in Borsa, però, si diceva. Dopo essere tornato attorno a quota 10 euro, il titolo oggi ha ripreso la sua discesa. A metà mattinata perdeva il 2,67%. Una altalena probabilmente ancora legata alle voci che si rincorrono sul nuovo ceo, la cui nomina è prevista a metà giugno.
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