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Il caso

Chiuso il parcheggio per cacciare i rom: “Ma non riusciamo più a entrare in casa”

Il problema in realtà si è solo spostato e i residenti hanno perso uno spazio di parcheggio prezioso

Chiuso il parcheggio per cacciare i rom: “ma non riusciamo più a entrare in casa”

«Per entrare in casa dobbiamo chiedere il permesso, sperando di non causare liti. Occupano il passo carraio delle nostre abitazioni e spesso scegliamo gli ingressi secondari per evitare problemi». È lo sfogo di Biagio, un residente di via Sanremo 37, e uno dei primi a sottoscrivere la petizione da più di mille firme - per l’esattezza 1.045 - che chiede di mettere un punto al degrado di Mirafiori Nord. Quartiere in balìa di chi staziona sui marciapiedi delle vie Sanremo, del Prete e via de Canal, in cui quotidianamente i residenti assistono ad assembramenti chiassosi e molesti che arrivano all’indomani, a volte accompagnati da da petardi e fuochi d’artificio, apparentemente “per festeggiare compleanni”.

Qualche cosa negli ultimi tempi è stata fatta: è stato chiuso il parcheggio tra l’area pedonale di piazza Giovanni XXIII e corso Siracusa, tra la Parrocchia Gesù Redentore e l’ex bocciofila, oggi dismessa, ma - a breve, promette il presidente della Circoscrizione 2 Luca Rolandi - oggetto di riqualificazione, che ne porterà l’assegnazione da fine anno. Luogo in cui stazionava un insediamento spontaneo di rom.

Una porzione del parcheggio chiuso in piazza Giovanni XXIII

Uno degli assembramenti su via Sanremo

«Era uno spazio che ci sarebbe piaciuto tenere per noi. Noi vorremmo una soluzione definitiva. Abbiamo chiesto di chiudere il parcheggio per esasperazione, ma vorremmo tornare ad utilizzarlo, non privarcene noi», continua Maria Rosa, parte del comitato spontaneo a tutela della zona. Anche perché a due passi si trovano sia il mercato Don Grioli, che il palazzo del Ghiaccio, Pala Tazzoli. E quindi il parcheggio era più che utile.

Per questo nel corso del diritto di tribuna che si è tenuto ieri mattina con i primi firmatari e il presidente vicario del Consiglio Comunale Domenico Garcea (FI), i cittadini hanno ribadito quanto richiedono: telecamere per video sorvegliare l’area - o quanto meno come deterrente - più passaggi delle forze dell’ordine e un regolamento più rigido nei confronti delle attività commerciali che somministrano alcolici «a persone già alterate. - denunciano i cittadini -. Manca il controllo delle forze dell'ordine. - continuano - Capisco la difficoltà e che ci siano zone più prioritarie, ma ci serve maggior controllo. Non vogliamo dover scendere in piazza, come “giustizieri della notte”».

Il prossimo appuntamento sarà in commissione, in cui a rispondere alle domande dei cittadini ci sarà l’assessore alla Sicurezza Marco Porcedda.

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