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Il caso

Estate ragazzi, finiti i fondi per le agevolazioni. Una famiglia su 3 è fuori

Boom di richieste: la dotazione è andata esaurita in meno di ventiquattro ore

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Fine della scuola. Tutti in centro estivo, anzi: solo chi se lo può permettere. «Estate ragazzi» quest'anno partirà per chi sì e chi no. Per 1.533 bambini sulle 4.000 iscrizioni complessive, infatti, non ci sarà posto per l'accesso agevolato. E quindi entrare in uno dei 47 centri estivi attivati quest'anno con la collaborazione di Fondazione San Paolo e Ufficio Pio, è possibile solo “a prezzo pieno”, pagando la tariffa di 95 euro settimanali. Che moltiplicati per le sette settimane di apertura dei centri - dal 9 giugno al 25 luglio - arrivano a 665. Anzi, 671, con la copertura assicurativa di 6 euro. 

Il che non è l'unico, ma sicuramente il principale motivo per cui ben 851 richieste non sono state finalizzate con il pagamento della quota prevista. «Non è la sola motivazione, ma anche diverse scelte dei genitori, o a una residenza errata», spiega l'assessora all'Istruzione Carlotta Salerno, bersagliata da due interpellanze sul tema nel corso del Consiglio comunale di ieri pomeriggio. 

«Sono arrivate tante segnalazioni da famiglie preoccupate, che hanno difficoltà ora ad organizzarsi», replica la titolare della prima interpellanza Dorotea Castiglione (M5S), secondo cui la poca velocità nell'iscrizione non può essere motivo di esclusione dal centro. «E’ inopportuno affidare al “clickday” l'iscrizione. C'è chi, ad esempio, ha bisogno di assistenza informatica. Pensiamo a delle graduatorie». I fondi a disposizione delle famiglie aventi diritto per Isee basso si sono esauriti, infatti, in appena un giorno. Ed al di fuori delle 2.324 famiglie “più veloci del west”, gli altri non possono - né potranno per le settimane a venire - godere dell'agevolazione.

«Quest'anno ci serva da lezione - aggiunge la seconda interpellante, l'onorevole e consigliera della Lega Elena Maccanti -. Ci diamo appuntamento in fase di bilancio, per cercare di capire possano essere aggiunti ulteriori fondi».

L'attuale cifra, di 1 milione e 100mila euro oggi prevede l'erogazione di un contributo per sei settimane indirizzato in modo diretto a 200 minori individuati da servizi sociali, che, cioè, non devono passare per il click-day (per un ammontare calcolato di 114mila euro). Di un contributo di 300 euro a settimana per gli educatori di sostegno necessari ai ragazzi con disabilità «che sono cresciuti (da 390 nel 2024 a 402 quest'anno, ndr)», dice Salerno. Il che porta l'ammontare di questo secondo contributo ad 844mila euro. 

Infine, il fondo per le agevolazioni economiche in base all'Isee (anche questo per un massimo di sei settimane). A cui viene destinato la rimanente quota.

«La Città investe risorse notevoli. Il servizio - ammette Salerno - non è perfetto, ma seppure importante non si tratta di diritto allo studio».

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