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IL FATTO

Rapine ai centri scommesse e assalto a un’anziana: condannati due pregiudicati torinesi a 9 anni

Il primo colpo risale al 13 aprile 2024, presso il Sisal Match Point di via Borgone

Rapine ai centri scommesse e assalto a un’anziana: condannati due pregiudicati torinesi a 9 anni

Il centro scommesse in via Borgone

Avevano seminato il panico tra aprile e ottobre dello scorso anno, assaltando centri scommesse Sisal Match Point e tentando anche una rapina in un’abitazione, dove avevano aggredito un’anziana di 84 anni. Ora per Nicola Galantucci, 53 anni, e Francesco Bocale, 57, entrambi torinesi con precedenti, è arrivata la condanna: 9 anni di reclusione e 3.000 euro di multa ciascuno. La sentenza è stata pronunciata oggi dal Gup di Torino, Giovanna Di Maria, che ha giudicato i due imputati con rito abbreviato, riconoscendo loro le attenuanti generiche. La pena supera gli 8 anni e 4 mesi richiesti dal pubblico ministero Roberto Furlan nella requisitoria. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, i due rapinatori – difesi rispettivamente dagli avvocati Antonio Vallone e Maria Rosaria Scicchitano – sono responsabili di cinque rapine, un episodio di ricettazione e un tentativo di rapina in abitazione. Il primo colpo risale al 13 aprile 2024, presso il Sisal Match Point di via Borgone: Galantucci, armato di taglierino, avrebbe scavalcato il bancone e prelevato circa 3.500 euro dalle casse, mentre Bocale faceva da palo all’ingresso, armato di pistola. Entrambi con il volto coperto da uno scaldacollo o un passamontagna. Un secondo assalto, con lo stesso schema, è avvenuto solo pochi giorni dopo, il 20 aprile, nello stesso locale. Il 27 aprile e il 21 ottobre si sono verificati altri due assalti, questa volta presso l’agenzia Sisal Match Point di via Bistagno, colpita ancora il 1º novembre. In totale, i due banditi hanno portato via oltre 10.000 euro. La condanna include anche la ricettazione di uno scooter Malaguti Password 250. Ma tra i reati più gravi c’è anche il tentativo di rapina in casa ai danni di una donna di 84 anni. Il 23 novembre 2024, insieme a un terzo complice (che sarà processato con rito ordinario), Galantucci e Bocale si erano introdotti nell’abitazione della vittima con una scusa. Una volta dentro, l’avevano spinta, minacciata e terrorizzata: le avevano intimato di non chiamare aiuto, promettendole violenza fisica. Dopo aver rovistato ovunque, erano fuggiti senza riuscire a portare via nulla. I legali dei due condannati hanno già annunciato che presenteranno ricorso in Appello, ma solo dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza, attese entro quindici giorni.

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