l'editoriale
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La parola ai lettori
19 Giugno 2025 - 11:10
Ma cosa vuole l'Anpi a Venezia? Il matrimonio di Bezos porta soldi
Buon giorno direttore e lettori. Vado subito al sodo e chiedo una cosa: io sono ignorante, sono nato per fortuna circa 20 anni dopo la guerra; oggi i partigiani sono tutti passati a miglior vita (o almeno il 95%). La mia domanda è questa: che caz... pardon che cosa c'entrano i partigiani? o meglio la sigla che questi cugliunass hanno sottratto a quelli veri (il perché l'ho spiegato sopra) con un matrimonio? Io sapevo che, o almeno immaginavo, che i veneziani non sono normali, non vogliono il turismo, ma senza quello non vivrebbero, anzi avrebbero solo pantegane e acqua. Quindi ora chiedo cosa gli dice la testa? Hanno bevuto troppo spritz? E poi gli altri ecocazzologisti cosa vorrebbero? Capisco se uno sporca spacca o che cavolo ne so... insomma fa tutto quello che combinano gli ecocazzologisti. Ma questo signore ha pagato il Comune, ha riempito gli alberghi, riempie il ristorante, probabilmente tanti useranno il motoscafo taxi... quindi un po' di soldi per il Comune e per i lavoratori mi sa che li spenda. Ma non erano i veneziani che volevano il turismo di lusso? Più lussuoso del secondo uomo più ricco del mondo cosa c'è? Io penso solo che questi cugliunass vengano veramente arrestati e portati via come dice la nuova legge. Purtroppo i giovani sono alla frutta, colpa nostra che non abbiamo insegnato come si deve l educazione, quindi questo è il risultato. Ma la cosa che mi stupisce di più che i cittadini che vivono e lavorano lì non dicono nulla... in che mani siamo, ci rimane solo Dio (quello Cristiano) e speriamo che non vada in vacanza.
Max To
Caro Max, non so perché ma tutta questa battaglia (di pochi, ma rumorosi) mi ricorda tanti anni fa la sollevazione popolare a Venezia contro il concerto dei Pink Floyd... Insomma, a qualcuno serve una scusa per farsi notare. L’overtourism a Venezia è un problema reale, sicuramente peggio del matrimonio di Jeff Bezos, che al limite per me rientra in una cafonata da miliardari.
A.Mon.
Trasporti
Euro 5, il problema è solo spostato
Egregio direttore Monticone, a partire dal primo ottobre 2025 le vetture diesel con standard di emissione Euro 5, cioè quelle immatricolate tra il 2009 e il 2015, non potranno più circolare liberamente in quattro regioni, Veneto Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Tale provvedimento è stato preso (stando alle direttive europee) per ridurre le emissioni inquinanti, in particolare il biossido di azoto (NO2). Il blocco sarà attivo nei giorni feriali dalle ore 8.30 alle ore 19.30. Questo grande regalo dell'Europa colpirà milioni di italiani! Ma quali italiani? Naturalmente i lavoratori, gente comune che non può permettersi se non indebitandosi, di cambiare la macchina visto anche il carovita che sta massacrando gli italiani! A rimanere a piedi saranno il padre di famiglia con un mutuo sulle spalle, l'operaio che fa il turno in fabbrica e l'anziano che vive in un paesetto dove i mezzi di comunicazione sono un miraggio! Intanto il Ministro Salvini ha chiesto un emendamento che consenta un rinvio al 31 dicembre 2026 pensando di aver risolto il problema! Siamo in presenza di una follia demenziale e malata,di una politica green che può decidere qualsiasi cosa anche il suicidio di un Paese! Purtroppo il blocco delle auto è solo un antipasto! Dopo toccherà alle case, alle caldaie e perfino al cemento! Viva la politica green e viva l'Europa, viva questa maledetta Europa che dovremmo toglierci dai piedi!
Claudio Cozzani
Il blocco Euro 5 probabilmente (mai dare per scontato qualcosa) non ci sarà, per quest’anno. Come dice lei, il problema è solo rinviato. Se l’Europa codifica assurdità, o esagera nelle imposizioni, in Italia comunque abbiamo il vizio di procrastinare e poi gridare "abbiamo risolto!". Non se ne esce.
a.mon.
Lavoro
Ai miei tempi si lavorava in nero, senza scandalo
Nel 2024 sono stati riscontrati 80.991 lavoratori minorenni, tra i 15 ed i 17 anni. E questo viene definito scandaloso. Ai miei tempi era normale lavorare in estate, e portare a casa qualche spicciolo, ovviamente in nero. E non me ne vergogno ancora.
Nonno Abeffardo
Non sono certo i lavoratori in nero a doversi vergognare, ma chi non rispetta le normative datoriali.
a.mon.
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